mercoledì 28 novembre 2018

INTERVISTA AI "MILKSNAKE" 28/11/2018

Amici di All You Need Is Punk, oggi con noi abbiamo una band proveniente da Bologna, i MILKSNAKE!! risponderà alle mie domande Giuzu , Voce e Chitarrista della Band!!

Burz: Ciao Giuzu, Benvenuta, anzi...benritrovata su All You Need Is Punk, allora...parlami un po' dei Milksnake; come nascono? 
GiuZu : Ciao e grazie di dedicarci il vostro spazio. I MilkSnake nascono dal fatto che io mi ero comprata una cassa da chitarra per suonare in una band di sole femmine (ancora oggi mi chiedo come potessi pensare anche solo lontanamente che potesse funzionare... la mia idea di inferno è una stanza asettica con dentro sole donne), la “capa” era una figlia di papà che gli aveva comprato tutto: batteria, ampli, chitarre etc... anche su questo mi chiedo cosa mi passasse per la testa... il fatto fu che si intasò il cesso della sala prove e lei praticamente sbroccò esigendo che il cachet di una serata venisse investito per riparare il suddetto cesso. Avevamo un amico idraulico ma lei voleva il suo personale che era tre volte più costoso... in sostanza alla fine mi cacciò dalla band. Il suo cesso era effettivamente più importante di me, non mi sento di darle torto. Così tirai su una band sgangherata con una bassista stonata come una campana, un chitarrista alcolizzato che adorava i gilet in pelle e Hari. Hari non ha bisogno di insulti perché viene dalla provincia di Rovigo e con questo ho detto tutto.

Burz: Il vostro sound è un Punk Rock molto energetico, a quali band vi ispirate maggiormente??
GiuZu : All’ultimo live una è salita sul palco e mentre ballava ha urlato “siete i Distillers dei poveri !” , quindi mi sento di dirti: i Distillers, ma anche i Rancid e i Misfits.

Burz: Cantare in Inglese ha pro e contro, molte band lo usano perchè è più puro e più adatto al sound, mentre l'italiano è raggiungibile ad un pubblico più vasto...di cosa trattano i vostri testi?? E avete difficoltà nel farvi strada in una nazione che "Musicalmente" non è il massimo che si nutre di Talent Show e Sanremo??
GiuZu : Diciamo che siamo di ambienti diversi e con ambizione diversa. Ovvio che non ci vedrete mai a xfactor. È anche una questione di dignità che mi ha portata nel 2017 a rifiutare un posto in un programma su Sky. C’è una cosa chiamata “dignità”. Musicalmente non cerco di fare strada ma di farmi offrire da bere, per cui tutto sommato mi va piuttosto bene.

Burz: Ora siete in Tour...ma cosa bolle in pentola in casa MILKSNAKE?? Quali sono i vostri progetti attuali?
GiuZu : Faremo la sigla per un’etichetta che promuove B-Movies Horror (Ed Wood per citare un mostro sacro), scifi e film ninja. Si chiama FREAK VIDEO, figlia dell’etichetta madre HOME MOVIES. Io sono la conduttrice del FREAKA SHOW, lo show all’interno della prima etichetta che ho citato e ho avuto la proposta di farne anche la sigla.... e poi a febbraio ce ne andiamo a Roma a suonare. Una bella ripresa dopo 2 anni di silenzio, siamo contenti non ci aspettavamo una risposta così energica dai locali, centri sociali e squat

Burz: Avete un evento in particolare che vi resta nel cuore?? E com'è il vostro rapporto con i fans??
GiuZu : Sicuramente l’ultimo tour in Inghilterra . Ma anche a Scardovari abbiamo dato il meglio. Mi piaceva soprattutto che non prendesse Vodafone e che appena arrivati mi arrivó un sms che diceva “ benvenuti in Croazia”. I fans? Li ringraziamo di supportarci, alla fine in Italia si suona per la gloria perché siamo un paese di merda che non supporta l’arte , la cultura e la musica... per cui noi proviamo un profondo senso di devozione per i nostri fans e chi ci chiama per suonare. Diciamo che è una manifestazione piccola ma carateristica (cit).

Burz: Dov'è possibile trovare i vostri lavori?? 

Burz: Avete partecipato alla nostra prima compilation e alla "Women do it better" , cosa pensate di All You Need Is Punk??
GiuZu : Bhe voi siete dei grandi e non perché ci avete pubblicato ma perché sputate in faccia a tutti e andate avanti, vi stimo un sacco.

Burz: Giuzu grazie mille per essere stata con noi!! un saluto e alla prossima.
GiuZu : Buona notte e buone botte

Spotify:




-Burz-



mercoledì 21 novembre 2018

INTERVISTA AGLI "SPAVENTAPASSERE" 21/11/2018

Avete presente il Punk Rock sentimentale con dei testi sdolcinati...o che comunque attrae anche i piu' distanti dal genere?? Ecco...dimenticate tutto!! Perchè qua andiamo sul V.M.18 ...arrivano da Cesena!!! sono gli SPAVENTAPASSERE!! 

Burz: Benvenuti su All You Need Is Punk ragazzi!!! allora...parlatemi della vostra band..come nasce?? 
Mr X:siamo nati nel 2010 per sbaglio, come progetto parallelo di altri gruppi per riempire le serate invernali vuote, poi man mano si sono sciolti tutti gli altri progetti e siamo andati avanti solo noi.

Burz: Siete freschi di "...ADDOSSO O CONTRO" Album uscito da poco...dove se già la Cover dice tutto...i Titoli non lasciano alcun dubbio ...abbiamo di fronte un mix di Rozzezza e Pastorizia ...il tutto condito da un eccellente Punk Rock !!! il risultato è qualcosa di divertente e inusuale...ditemi...come nascono i vostri brani?? son bastati su storie vere?? (Sborriamo sui Treni,Silos di Sperma,Peti e Tortelli,O'Un Bernoccolo nel Caxxo) 
Gianpi:I nostri brani nascono da scene di vita quotidiana, sia vissuti da noi personalmente che da amici e conoscenti.

Burz: A Quali band vi ispirate musicalmente e a quali per i Testi??
Sarti: Musicalmente ci piacciono molto a Impossibili, Messymale, Guerrieri, Porno Riviste, Bombardini, Gambe di Burro, Razzi Totali ecc. Per i testi a nessuno in particolare.

Burz: In Italia come detto sempre la situazione Musicale non è per nulla della più rosee, come vi fate strada tra il politicamente corretto e sopratutto il Moralismo e suoi derivati?? e come è il vostro rapporto con i Fans?? 
Jek: A noi, se dobbiamo essere veramente sinceri, non importa nulla di quello che la gente pensa, continuiamo a divertirci e a parlare di ciò che vogliamo. Il rapporto con i nostri fan è ottimo, in questi anni abbiamo fatto molte amicizie un po’ in tutta Italia con i ragazzi che ci seguono e ci sentiamo regolarmente.

Burz: Avete un Evento che portate nel cuore?? e come procede la promozione del vostro Album??
Sarti: A me è rimasto nel cuore il live al Bar Roma di Lonigo un anno fa circa, la location era improbabile e abbiamo suonato insieme a 5 o 6 band. La gente ha dato tutto. 
Jek: Primo live con i 33 Cl al Full Moon di Cervia perché poi ho sborrato. 
Mr X: La release de L’importante è sborrare al Sidro Club con la Paolino Paperino Band. 
Gianpi: La release dello Split al Sidro club lo scorso inverno La promozione procede molto bene, abbiamo in programma molte date sparse per l’Italia e un prossimo video in uscita

Burz: Dove è possibile Acquistare i vostri lavori??
Sarti:Il nostro materiale lo si può reperire ai live, in alcuni negozi specializzati o richiedendoceli ai nostri contatti (mail ecc).

Burz: Cosa ne pensate di ALL YOU NEED IS PUNK?? 
Jek:E’ sempre bello vedere che ci sono webzine attive che supportano il punk italiano, visto che molte ultimamente stanno chiudendo i battenti.

Burz: Domanda Intima...il dubbio è risolto?? Contro o Addosso??
Mr X:l’importante è sborrare, sia contro che addosso (come dice la canzone), ma noi preferiamo tutti addosso. A parte Gianpi che preferisce il contro dichiarato.

Burz: Ragazzi Grazie mille per la simpatica Intervista!! A presto e l’importante è sempre quello!! Sborrare!!!
Sarti: Grazie a voi di AYNIP, si sborrare sempre contro e o addosso. Questa è l’unica cosa che conta.





-Burz-



sabato 10 novembre 2018

INTERVISTA AI "DEFINITE" 10/11/2018

Continuando il nostro viaggio di Interviste,oggi abbiamo i Goriziani DEFINITE! Risponde alle nostre domande xGiangix voce HC della band in attesa degli altri membri. (Diego chitarra, Zapata basso, Luca batteria)

Burz: Ciao xGiangix ,benvenuto su All You Need Is Punk, allora ...parlami un pò dei Definite,della sua storia...come nasce il progetto??

xGiangix: Ciao Burz e salve a tutta la AllYouNeedIsPunk. Allora, i DEFINITE nascono nel 2014, praticamente da una demo che avevo registrato alla duble cube studio. Subito è arrivato Diego (chitarra) che all'epoca suonava negli Screaming whores e unendo le forze abbiamo portato avanti la scena con Gorizia Hardcore e la band che in 4 anni ha all'attivo due EP, due split svariate compilation ed ora Con l'arrivo di Zapata (basso) e Luca (batteria) anche un LP.

Burz: Ho ascoltato il vostro album "YOUR HELL" nome davvero azzeccato devo dire...un piacevole Inferno di Violenza , a quali band vi ispirate maggiormente??
xGiangix: Per quanto mi riguarda sono molto scolastico. Mi piacciono le band Youth Crew o comunque che portino avanti il vegan Straight edge e la visione Skate. Diego e Zapata sono molto più east coast come ascolti dai Fu Manchu agli Street Dogs sul punk, ai Terror e Down to Nothing nell'Hardcore, anche se poi come gusti siamo molto vicini...
Zapata: Luca invece sta con noi per i soldi!! (ride)ndr
xGiangix: Riassumendo le band più influenti sicuro sono In My Eyes, Carry On e Mindset per lo SxE e Common Enemy, Suicidal Tendencies per lo skate

Burz: YOUR HELL è un lavoro recente , parlami un pò del disco , di cosa trattano le vostre canzoni??
xGiangix: Questo ultimo lavoro in particolare ha due lati. Inizia con -My Great Day- che incita ad alzarsi in piedi e cambiare le cose . Poi l'LP continua con degli interrogativi che molti di noi si fanno. Se restare qua e lottare per vivere in un posto migliore nonostante gli scazzi, il nostro modo di vivere dettato dal consumo e del dilagante fascismo e razzismo che si respira. La seconda parte è più politica e parla dell'inferno di oggi. Indifferenza verso i più deboli, verso ai diritti degli animali, ma soprattutto verso a una classe politica che potrebbe causare danni reali. Tutto questo intervallato con pezzi che parlano di skate e della nostra scena. Infatti il disco chiude con un pezzo sulla Gorizia Hardcore e sul fatto di tenere botta nonostante le difficoltà.

Burz: Immagino che state promuovendo l'album in giro, come è il vostro rapporto con i fan?? Avete un evento in particolare che vi è rimasto nel cuore??
Luca: Penso il GOxHC Fest che deve ancora arrivare perchè nonostante sia la nostra scena assieme non ci abbiamo mai suonato e per il rapporto con i fan..
Zapata: Pochi ma buoni!

Burz: Parliamo un pò della situazione musicale in Italia...com' è per una band HC farsi strada nel paese dei Talent's e di SanRemo??
Zapata: Siamo in lista d'attesa per san remo.. (ride)ndr
xGiangix: No scherzi a parte, vediamo molti organizzatori, anche piccoli, seguire questo trend. Invece di chiamare band da fuori e far girare date interessanti, si creano un sacco di contest di musica locale. In questo modo le idee non circolano, i contatti vengono meno ma soprattutto la musica perde il messaggio. Diventa una competizione fine a se stessa. La scena si basa su regole diverse quindi siamo fuori da tutto questo e come tutte le crew, le venue, le zine che vivono l'Hardcore ci sta bene e continuiamo così.

Burz: L'ultimo vostro lavoro, come abbiamo detto, è stato pubblicato nel 2018, quindi è normale concentrarsi sulla sua promozione , ma comunque vi chiedo...cosa avete in progetto per il futuro??
Diego: Abbiamo in cantiere uno Split con Sixpack che uscirà nei prossimi mesi e un tour in italia tra febbraio e marzo Stiamo lavorando ad un tour all'estero ma nel periodo estivo.

Burz: Dove è possibile acquistare i vostri lavori??
Diego: Bandcamp ai concerti..
xGiangix: ...e nelle migliori distro!

Burz: Domanda di rito...cosa ne pensi di All You Need Is Punk??
xGiangix: Devo dire che non la conoscevo fino a quando non avete recensito gli amici -Flannel and Plaid-Penso che portare avanti una Zine e il DIY di sti tempi sia una delle cose più utili e fiche da fare, quindi grandi raga!!

Burz: Grazie mille ai Definite per essere stati con noi!! è stato un piacere e alla prossima!!
xGiangix: Grazie a te Burz e a tutta la AllYouNeedIsPunk!

Facebook:   https://www.facebook.com/xdefinitex/
BandCamp:  https://xdefinitex.bandcamp.com/?fbclid=IwAR2QeXSvTLxi3Lxxj1Z4Qt0tlS1YCPrdDjem7FJjQ842X9rzqDOi1KsMDyg

-Burz-




mercoledì 7 novembre 2018

INTERVISTA AI " LUMINAL " 27/11/11

Matt: Da dove deriva il nome LUMINAL?
Alessandra : Il nome Luminal viene da una clinica psichiatrica dove per un anno è stata mia madre. Da dentro quell'ospedale, dalla sala ricreativa, dove i pazzi si siedono il pomeriggio sul divano per riposare, per non pensare a quanto pesa il mondo lì fuori.
Io portavo la chitarra e stavo lì ad aspettare che mia madre uscisse dalla stanza, quasi non mi riconosceva. Uno di quei pomeriggi ho parlato con un uomo che mi ha svelato il segreto della vita. E ha fatto impazzire anche me.

Matt: L'idea di questo gruppo da cosa è nata?
Alessandra : Credo che la risposta più esatta sia dalla forza del feedback di una chitarra davanti all'ampli. E' l'unica cosa che fa più casino dei pensieri che ho nella testa.

Matt: La composizione delle vostre canzoni come avviene? Sia musicalmente che a livello di testi.

Alessandra : I brani nascono a casa, chitarra acustica e voce, nel mio caso (Carlo) le musiche vengono di getto mentre i testi un po' dopo e con calma, mentre per Alessandra spesso è il contrario. Poi andiamo in sala e destrutturiamo/ricostruiamo tutto. E' un lavoro di solito piuttosto lungo.

Matt: Definite il vostro genere
Alessandra : Rock in perenne trasformazione. Chi ci segue da un po' sa che ognuno dei nostri pezzi, per cause di forza maggiore o per scelte artistiche ha vissuto tre, quattro o più arrangiamenti diversi. Non possiamo dire che la cosa ci dispiaccia.

Matt: E' possibile riuscire a vivere di musica nell'attuale panorama italiano?

Alessandra : La risposta breve sarebbe: "Sì." Però in pratica è un falso problema: se suoni con l'intenzione di vivere di musica in Italia sei completamente pazzo e destinato a schiantarti in maniera anche abbastanza dolorosa. Questo non vuol dire che sia impossibile, ma che innanzitutto devi avere qualcosa da dire, questo qualcosa deve interessare alle persone che ti stanno intorno, e anche così devi farti una gavetta talmente infernale che se non è la cosa più importante della tua vita non duri più di un disco. E se lo fai solo per guadagnare, soldi o altro, non hai nessuna speranza, ed è giusto che sia così.

Matt: Come va' la vostra attività live?, avete difficoltà a esibirvi?

Alessandra : I live sono la nostra dimensione naturale, sono quello che ci piace di più e probabilmente quello che ci riesce meglio. Non abbiamo particolari problemi a suonare, anche grazie al fatto che gestiamo tutto noi, il booking è un lavoro piuttosto noioso ma che se fatto nel modo giusto da i suoi frutti.

Matt: Come giudicate "io non credo" il vostro ultimo lavoro? Siete soddisfatti di come è stato accolto dal vostro pubblico?

Alessandra : "IO NON CREDO" è un disco che abbiamo registrato con la formazione precedente a questa, e forse con un metodo di lavoro che adesso non ci rispecchia più, ciò non di meno è un "figlio" nostro e ne siamo assolutamente fieri. Non è tanto come viene accolto dal nostro pubblico ma come viene accolto da noi, anche perché finché non vendi centinaia di migliaia di copie non si può parlare di pubblico, ma al massimo di "scena", nicchia, quello che è. E da quel punto di vista direi che è stato accolto bene, webzine, riviste, i nostri vecchi fan e i nuovi, hanno reagito tutti nella maniera giusta.

Matt: Parlateci del progetto "HEROES" di cui fate parte

Alessandra : L'idea di Heroes è stata di Carlo. Eravamo stanchi di sentire tutti i musicisti romani che si lamentavano di qualcosa senza sapere bene cosa, che chiedevano qualcosa in cambio senza dare nulla. E dall'altra parte siamo stanchi di vedere il mondo del rock indipendente che si comporta con le logiche del mainstream senza averne gli stessi mezzi. Ecco da cosa nasce Heroes. Dalla voglia di creare un nuovo modo di pensare la musica.

Matt: Parlateci del vostro rapporto con i fan ai concerti e su internet

Alessandra : Non siamo esattamente estroversi o socievoli, ma abbiamo trovato molte persone suonando con cui adesso c'è un rapporto di amicizia e stima reciproca. Poi quello che succede su internet, con il falso interesse e le interazioni opportunistiche, da band a "fan" e viceversa non ci riguardano molto e le troviamo abbastanza orrende. Questo per dire che internet è solo un mezzo, e la tendenza che si ha ad abbattere i passaggi comunicativi della vita reale per fingere di "essere tutti amici" è una pratica disgustosa.

Matt: C'è qualche band che vi sentite di consigliare ai lettori di questa intervista? Solitamente cosa ascoltate al di fuori della band?

Alessandra : Una quantità spaventosa di musica. Straniera ed Italiana. Consigliamo tra le cose nuove che stiamo ascoltando: Le Naphta narcisse, gli Spiral69 e gli Operaja criminale e i Betty Poison tra i gruppi romani.. seguiamo sempre Bologna Violenta, sta per uscire il suo disco nuovo, e ci è piaciuto moltissimo il disco solista di Alessandro Fiori, "Attento a me stesso".

Matt: Bene, abbiamo concluso. Grazie per aver partecipato a questa intervista per All you need is punk, chiudete come meglio volete questa intervista.

Alessandra : La realtà è uno stato mentale. Divertitevi.
I Luminal sono: Alessandra Perna,Carlo Martinelli,Alessandro Commisso.
 
                                                                                                              -Matteo Nocivo- 

INTERVISTA AGLI " INARRESTABILI " 18/12/11

Quando con il mio socio Matteo è venuta l'idea di intervistare band della scena punk rock italiana, la cosa mi è piaciuta subito, e chiedendo in giro, anche i membri di alcune band a cui ho parlato dell'iniziativa hanno accettato subito ,non me ne vogliano le altre band ( ci sarà spazio anche per loro ) ma la prima band che voglio intervistare sono gli INARRESTABILI, Band proveniente dalla bellissima Sardegna!! abbiamo qui Seve, Singer e Chitarrista della Band

Burz:  Ciao Seve..allora...Inarrestabili, dal 2005 calcate i palchi sia italiani che Internazionali, è difficile farsi spazio come band indipendente ( e questo purtroppo si sa! ) come vi siete fatti spazio nella scena e com'è il vostro approccio col pubblico??
Seve: Intanto ciao a tutti...diciamo che lo spazio se non ce l'hai te lo devi prendere...e quando dico che te lo devi prendere intendo dire che bisogna farsi il culo per ogni serata,cercare contatti giusti e soprattutto essere veri e sinceri...Noi ci proponiamo per quello che siamo niente di più e niente di meno non studiamo mai niente a tavolino..non ci piace leccare il culo a nessuno,non cerchiamo fama cerchiamo gente con cui condividere momenti della nostra vita e suonando si vivono situazioni belle,brutte ,si conosce un sacco di gente e si ha la possibilità di girare...Ci piace stare con le persone che vengono a vederci suonare siamo disponibilissimi a conoscere chiunque nessuna barriera e chi ci conosce sa che siamo delle semplici persone...

Burz:  So che avete suonato insieme a nomi importanti..come DEROZER,PORNO RIVISTE,LOS FASTIDOS e tante altre...queste esperienze quanto sono state importanti per la crescita della band?? sia sul piano artistico che personale!!
Seve: Innanzi tutto queste esperienze le vivi da fans per noi è stato un onore poter aprire i concerti di queste band...abbiamo aperto i concerti delle nostre band preferite come hai già detto tu Porno Riviste,Derozer,Los Fastidios,abbiamo poi suonato con Cattive Abitudini,Duracel...ci manca aprire un concerto dei Punkreas come ciliegina sulla torta...di recente abbiano suonato due volte con i Yokoano una band che merita tanto...
Per noi come band l'aver suonato con questi nomi importanti da sicuramente più grinta nel fare le cose e ci invoglia ancor più ad andare avanti per la nostra strada senza grosse pretese...

Burz:  Gli Inarrestabili sono una band originale..ma da che band avete tratto maggiormente ispirazione??
Seve: Io sono cresciuto con il punk rock...ma da sempre il punk rock che preferisco è quello in italiano perchè arriva di più..ci sono un sacco di band in italia che tecnicamente spaccano i culi ma che non arrivano...perchè cantano in inglese...questa ovviamente è solo una mia opinione...la tecnica non è niente se la canzone non trasmette...
Noi non abbiamo una band come riferimento ma è chiaro che suonando punk rock in italiano nelle nostre canzoni si sente l'influenza delle grandi band italiane...

Burz:  Dopo una demo, nel 2010 c'è stato il vostro album d'esordio "SINO AL SOLE" ..ora un freschissimo "EVOLUZIONE" .. sarà riferito alla crescita della band??
Seve: Evoluzione per noi ha molti significati...
uno è quello che hai appena detto tu...ci sentiamo in qualche modo cresciuti da molti punti di vista...e poi anche perchè questo disco sarà sicuramente il nostro disco migliore sia come canzoni che come qualità..infatti abbiamo registrato al Cellar door di Milano dove abbiamo avuto la possibilità di registrare con un professionista..non a caso il nuovo disco dei Punkreas e delle Porno Riviste è registrato in questo stesso studio...
Evoluzione è anche la prima canzone del disco..che in modo ironico e allo stesso tempo serio parla della nostra evoluzione...
siamo omologati,siamo impostati,privi di libertà.

Burz:  Come son state le Esperienze che avete avuto all'Estero??
Seve: Abbiamo suonato in Spagna lo scorso febbraio e sono state serate indimenticabili...il pubblico è caldo e reagisce bene...
e infatti il nostro prossimo disco per quanto riguarda l'Italia abbiamo deciso di restare completamente indipendenti senza affidarci a nessuna etichetta per nostra scelta...ma il nostro disco uscirà in tutta la Spagna tramite un etichetta indipendente di Madrid...quindi nei prossimi mesi torneremo a suonare in terra Spagnola....comunque sia quello che abbiamo notato è che a differenza dell'Italia oltre ad esserci molti più spazi e locali dove suonare la gente ha voglia di musica live...e il punk rock non è poi cosi sminuito come nel nostro paese.

Burz:  C'è qualche evento che ti è rimasto particolarmente nel cuore??
Seve: Aprire il concerto delle Porno è uno dei ricordi più belli che ho...
a livello personale...ma abbiamo vissuto migliaia di momenti bellissimi...di cui proprio il tour Spagnolo e so già che la Spagna ci regalerà grandi emozioni nei prossimi mesi...
un altra cosa che non dimenticherò mai è successa nel 2006...a Olbia si svolgeva come ogni anno un contest per band emergenti abbastanza famoso nell'isola..noi decidemmo di partecipare con la consapevolezza che portare il punk in un concorso era come vendere chiodi in pasticceria.Il regolamento diceva che ogni band poteva far solo un brano,a noi ovviamente del regolamento importava poco e suonammo due canzoni...il locale era strapieno di gente...ricordo la giuria che ci faceva a merda ..anche perchè poi dal palco noi mandavamo tutti a quel paese...dopo una mezzora passata a discutere di noi della nostra squalifica per non aver rispettato il regolamento, dalla giuria si alzò una giornalista che prese le nostre difese e ci fece dare dagli organizzatori del concorso una cassa di birra...cosa molto gradita ovviamente da noi...ma soprattutto è stato un enorme piacere sapere che la stessa giornalista era appena stata insieme agli SKA-P per il loro tour sud Americano....

Burz:  Per concludere, cosa pensi del progetto "All You Need Is Punk"??
Seve: Penso sia un progetto stupendo e importante...è anche grazie a voi che le bands possono continuare a credere,a sperare di trovare un loro spazio e farsi conoscere...
il vostro progetto è importante per la scena punk italiana e io ve ne sono grato e penso anche molte altre persone...
Del resto quello che vi spinge è la passione per questa musica...siete da ammirare....

Burz:  Grazie della disponibilità Seve, il nome della band dice tutto : "INARRESTABILI"!! continuate cosi alla grande!!
Seve: Grazie a te e grazie a "All you need is Punk" per lo spazio che ci date....un abbraccio...

-Burz-



INTERVISTA A " LE FATE SONO MORTE " 11/01/12

Ecco la prima intervista di All you need is punk del 2012 abbiamo qui per voi una grande band milanese: LE FATE SONO MORTE.

Matt: Chi sono LE FATE SONO MORTE? Avete anni di esperienza alle spalle e avete suonato su molteplici palchi, come siete arrivati allo stato attuale?
Giuseppe: LE FATE SONO MORTE è un progetto che nasce nel 2009 dalla mente di Andrea di Lago, già frontman della band Pixie Meat (le fate nel nome non mancano mai!). Il cambiamento di nome è dovuto al fatto che ormai i testi venivano composti solamente in italiano e quindi, di conseguenza, volevamo che il nome della band desse immediatamente un'idea dei contenuti. L'esperienza alle spalle ormai è tanta, vero. Centinaia di concerti, alcuni davanti a nessuno altri su palchi importanti. Non ci siamo mai fermati, se non per registrare, e credo che sia solo grazie a questo che siamo arrivati allo stato attuale.

Matt: Com'€è il rapporto all' interno della band?
Giuseppe: Come il rapporto all'interno di qualsiasi altra band suppongo. Ci si diverte, si collabora e si cerca di dare il meglio in sala e durante i live. Come qualsiasi rapporto interpersonale però sono inevitabili i momenti di scontro e confronto. è difficile conciliare il pensiero di quattro persone.

Matt: Il sound che vi contraddistingue è unico, da dove arrivano le vostre canzoni?
Giuseppe: Le nostre canzoni arrivano dalla mente e dal cuore di Andrea, dalle sue esperienze di vita. Cura lui personalmente i testi. Arriva in sala prove con qualche riff o accordo e poi tutti insieme mettiamo giù la canzone nel miglior modo possibile.

Matt: E' difficile farsi strada nel panorama musicale italiano?
Giuseppe: Difficile è dir poco. E non sto a fare il solito discorso sulle label che non aiutano gli artisti emergenti ecc. ecc. Questo è un discorso fatto e rifatto. Il vero problema è la mentalità dell'italia in fatto di musica. Zero cultura in fatto di live, per radio e tv sempre gli stessi nomi, band costrette a suonare in locali dove l'impianto audio è un miraggio. La musica inedita relegata in un angolo e troppo spazio per cover band e tribute band. Sono poche le realtà che si salvano. Ultimamente però sembra che ci siano un ritorno di pubblico maggiore. Forse le cose stanno cambiando davvero. Lo speriamo.

Matt: Che cosa vogliono fare Le fate sono morte per la musica di oggi?
Giuseppe: LE FATE SONO MORTE cercano da tre anni di lanciare un messaggio alla musica di oggi. è inutile tentare di scoraggiarci. Noi non la finiamo qui! Abbiamo tanto da dire e trasmettere, emozioni che riteniamo di poter donare a chi ci ascolta. Per questo motivo abbiamo pubblicato Seria(L)mente e stiamo cercando di fare più live possibile nei migliori locali della zona per promuoverlo.

Matt: In questa era ultra tecnologica l'utilizzo di internet aiuta una band nella promozione? Voi ne traete qualche vantaggio?
Giuseppe: L'utilizzo di internet è fondamentale per farsi conoscere e soprattutto per mantenere un contatto diretto con chi ha voglia di seguirti. Ma la vera "promozione" di una band deve avvenire live, a contatto diretto con le persone, non attraverso uno schermo.

Matt: 2012, un anno che per voi si annuncia formidabile, un ep, un disco, una bella serie di date importanti, altre novità? Come prevedete questo nuovo anno?
Giuseppe: Vero, il 13 Gennaio uscirà l'ep che presenteremo al Barabba di Gallarate. Uscirà anche su Itunes lo stesso giorno. Poi una serie di date importantissime: Magnolia il 24 gennaio , iDeal di Magenta con Gionata Mirai il 14 gennaio, rock n roll di milano il 18.
Speriamo di non fermarci qui e poter portare la nostra musica anche nel resto d'italia e poi chi lo sa, magari anche all'estero!

Matt: Suonerete sullo stesso palco di Gionata Mirai chitarrista de Il teatro degli orrori, ci sono altri gruppi o personaggi con cui vi piacerebbe dividere il palco o collaborare?
Giuseppe: Ci piacerebbe tantissimo condividere il palco con i Fine Before You Came, una delle band che stimiamo di più della scenda underground italiana. Anche Le Luci (anche se la vediamo un po' dura), o Giorgio Canali, senza dubbio uno dei più grandi cantautori italiani di oggi

Matt: C'è qualche band che vi sentite di consigliare ai lettori di questa intervista?
Giuseppe: Per chi non li conoscesse una band con cui abbiamo condiviso il palco qualche mese fa: Requiem for Paola P. Vi assicuro che meritano. Altrimenti i Nemesi, altra grandissima band con cui abbiamo avuto il piacere di suonare.

Matt: Bene, abbiamo concluso. Grazie per aver partecipato a questa intervista per All you need is punk, chiudete come meglio volete. Ci vediamo live!!!!!
Giuseppe: Grazie a voi e speriamo di vedervi presto, sempre più numerosi.
un abbraccio!
Sito: http://www.lefatesonomorte.com
My Space: http://www.myspace.com/lefatesonomorte
You Tube: http://www.youtube.com/lefatesonomorte
Facebook: http://www.facebook.com/lefatesonomorte
Le fate sono morte sono:
Andrea ( voce chitarra ) , Stefano ( basso ) , Giuseppe ( batteria ) , Federico ( Chitarra e voce ) .


-Matteo Nocivo-




INTERVISTA AGLI " NH3 " 05/03/12

Dopo il lavoro con la nostra "ALL YOU NEED IS PUNK Compilation Vol.II" da poco dispnibile online, si ritorna subito al lavoro, e qua per voi abbiamo Simone Gabrielli, Chitarra e Voce degli NH3, band SKA-CORE proveniente da Pesaro!
 
Burz: Ciao Simo, iniziamo subito..NH3, sembrerebbe la formula chimica dell' Ammoniaca..ma è la formula degli "AMMONIAKA" che dal 2002 siete in attività..o come meglio dire.."Sulla Strada"; perche questo cambio di nome?
Simo: Proprio così, con l'uscita del nostro nuovo album (Prodotto da ONE STEP RECORDS distribuito in collaborazione con VENUS) abbiamo preso la decisione di cambiare nome. Una decisione presa per sottolineare il cambio di passo della band. Impatto, liriche impegnate e dritte al cuore del sociale senza comunque tralasciare l'entusiasmo che da anni ci aiuta a portare avanti la band con coerenza e umiltà. Siamo sempre noi da dieci anni ma siamo cresciuti e con EROI SENZA VOLTO questa crescita si è fatta sentire.

Burz: E' Evidente la vostra crescita sia musicale, che per quanta riguarda i testi..molto forti e che colpiscono il sistema..un sistema marcio e sempre più corrotto!! cosa hai da dire a riguardo??
Simo: E' da sempre nel nostro stile parlare di cose che proviamo sulla nostra pelle e che vediamo coi nostri occhi. Non ci sentirai mai parlare di argomenti o tematiche che non conosciamo. Essendo ragazzi, semplici, semplici operai alle prese coi problemi che tanti ragazzi come noi hanno tra cui la precarietà del proprio futuro, è venuto naturale identificare e omaggiare i veri eroi del nostro paese. Tutti coloro che non hanno bisogno di medaglie o copertine di giornali per sentirsi importanti. Tutti coloro che mandano veramente avanti il nostro paese. Un paese a nostro avviso, attanagliato dalla morsa dell'ignoranza e della superficialità. Il poter fa leva su questi argomenti per renderci schiavi del loro sistema. E' ora di cambiare le cose per evitare che spettri del passato possano tornare. Siamo antifascisti, siamo antirazzisti e crediamo fortemente nello UNITED WE STAND, siamo per la difesa delle piccole grandi libertà, per la coerenza e legati ai valori dell'amicizia e del rispetto.

Burz: Calcando i palchi di tutta Italia , da un decennio circa, il messaggio che portate, attraverso la vostra musica Ska aggressiva e diretta ..come viene percepito da chi sta sotto al palco??
Simo: In Italia c'è questa strana credenza che lo ska sia una musica da festa, da spiaggia allegra e spensierata. Questo ha deviato di parecchio quello che la gente pensa di chi suona ska. Noi abbiamo tante influenze, lo ska ha lo stesso peso di distorti tipicamente punk e qualche accenno di hardcore fino a non disdegnare reggae o rocksteady. Tutta musica accomunata dall'essere musica di strada e di potente ribellione e resistenza. Chi sta sotto il palco, in generale, capisce se una band è sincera se crede in quello che dice, la gente, secondo la nostra esperienza, vuole che la band sia in mezzo a loro e per noi è la cosa fondamentale. Cerchiamo sempre di fare capire che la band fa parte di quello che stanno vivendo e noi viviamo del confronto con loro.

Burz: Il Vostro album "EROI SENZA VOLTO" ...che già dal titolo fa capire la sua essenza..cosa vuol dire?? cosa va a denunciare in particolare?? I
Simo: EROI SENZA VOLTO parla di voglia di resistere ad ogni costo e di entusiasmo. EROI SENZA VOLTO porta con se una bella dose di grinta ed energia, voglia di urlare e di farcela. A cosa da contro? Ad un sistema violento e corretto, ad uno stato di polizia e privazione della libertà. E' dalla parte degli spazi sociali, della gente che crede nella musica della gente che, in silenzio, si rimbocca le maniche e cerca di cambiare le cose.

Burz: Avete avuto esperienze su palchi che vanno fuori dai confini del nostro stivale??
Simo: Purtroppo ancora no. Speriamo di poter arrivare anche all'estero, chi ci è stato parla di un ambiente completamente diverso dove la musica e la cultura hanno un'importanza incredibile.

Burz: Hai un' esperienza..un concerto..un qualcosa che ti è rimasto particolarmente impresso in tutti questi anni?? qualcosa che porti particolarmente nel cuore??
Simo: Quest'anno sono dieci anni di ammoniaka/NH3. Se devo dirti un episodio in particolare purtroppo non saprei dirtelo. Non te lo so dire perchè i ricordi sono tanti e ogni concerto ti da qualcosa di incredibile. Posso dirti che TUTTE le persone che abbiamo incontrato hanno lasciato il segno, proprio le persone sono la cosa più bella ed emozionante, la cosa che porti nel cuore.

Burz: Concludendo questa intervista..cosa pensi di "All You Need Is Punk" ??
Simo: Davvero un bel progetto, qualcosa che da spazio a chi ne ha poco, qualcosa che unisce e porta all'attenzione situazioni veramente interessanti. Complimenti davvero per quello che state facendo!

Burz: Grazie Mille Simo , continuate sempre cosi ..con molto Entusiasmo!! On the road!!
Simo: Grazie a te Carmine e a tutto lo staff di ALL YOU NEED IS PUNK!!!Entusiasmo e voglia di resistere!!!

-Burz-

INTERVISTA AI " REDSKA " 07/03/12

Simo: Ciao ragazzi, dopo 10 anni di attività, tour in giro per lo stivale e per l'europa il nome dei REDSKA è ormai un nome importante per la scena indipendente. Per chi ancora non vi conoscesse, chi sono i REDSKA?
Redska: Un saluto a tutti voi e grazie per il tempo che dedicate a gruppi come il nostro. Chi sono i RedSka? Oggi cerchiamo di essere un punto di riferimento sulla scena ska-punk militante, mettendoci chiaramente in coda a tutte le band che da più tempo di noi portano avanti i propri ideali socio-politici e antifascisti con la musica.
Noi siamo cresciuti ascoltando band di cui oggi siamo "amici" mentre ieri erano un importante punto di riferimento, esattamente, come lo siamo noi oggi per alcune band che iniziano a fare il nostro percorso, quindi ci consideriamo fortunati e felici di essere quello che siamo.
Crediamo che sia importante che nascano band antifasciste e crediamo sia importante parlare dell'antifascismo e dei problemi della nostra società con la musica; noi odiamo la musica che non dice nulla e che sviolina le solite minchiate.

Simo: Qualche giorno fa è uscito il vostro terzo album "LA RIVOLTA". Parlateci di questo nuovo lavoro.
Redska: "La Rivolta" è un traguardo, "La Rivolta" è per noi un'evoluzione del sound del gruppo, dai testi alle melodie; forse abbiamo sperimentato di più degli altri dischi ma rimanendo sempre nel genere che ci piace fare cioè lo ska-punk.
Siamo veramente contenti di questo disco, già dalle prime registrazioni in pre-produzione si capiva la potenza dei pezzi, la difficoltà nell'eseguirli ma il piacere del suonarli e il disco ne è la prova!
Sicuramente ci lasceremo alle spalle la gente "ambigua", quella che ti ascoltava perché eri "orecchiabile e ballabile" e ti ascoltava perché non "esageravi" con la politica e nonostante siamo solo all'inizio abbiamo già fatto le prime "vittime" appena uscito il disco: "Bella la musica ma i testi sono troppo pesanti." Così qualcuno ha detto…non immagino quanti ne faremo quando il disco si estenderà come ha fatto "Le mie prigioni"! Intendiamoci: questa è una scelta ben precisa, non un caso, quindi siamo ben consapevoli e ben contenti della gente che sta montando a bordo e in percentuale ne sta salendo molta di più di quella che si sta gettando in mare.

Simo: Nelle prima data del tour de "LA RIVOLTA" troviamo più date all'estero rispetto all'Italia. Raccontateci cosa significa suonare fuori dal nostro paese. Atmosfera, trattamento, accoglienza.
Redska: Suonare all'estero è bellissimo, la gente è affamata di live. Quando vedi il pubblico e guardi in faccia le persone sembrano "indemoniate" dalla tua musica, i posti dove si suona sono sempre pieni, la gente arriva presto e si mette in prima fila per godersi lo spettacolo. E la cosa più figa è che la gente poga in maniera devastante, per non parlare del supporto che ci danno considerando quanta roba comprano al merchandising!!!
L'atmosfera, il trattamento, l'accoglienza sono sempre speciali e comunque passa tutto in secondo piano quando fai un bel live: sei lì e hai spaccato, ti sei divertito...hai vissuto tutto ciò che hai sempre sognato...ti accontenteresti di tutto.
All'estero sicuramente sei considerato più che in Italia! Qua da noi suonare è faticoso e ad ogni live non sai mai cosa ti aspetta, un fascio che ti minaccia a braccio teso sotto il palco (in Germania lo massacrerebbero di botte solo se si avvicinasse, mentre in Italia ti dicono che bisogna conviverci e gli fanno le foto divertiti mentre te dal palco sgrani gli occhi). Ti può succedere che arrivi a suonare e manca l'impianto o che manca il palco o addirittura l'organizzatore...insomma in Italia più ti fai il culo e sacrifici per suonare e più te ne devi fare. All'estero più ti fai il culo e investi su te stesso più vieni ripagato. E' incredibile ma vero: questo spiega il perché si cerca di "preferire" l'estero all'Italia, ma non disdegniamo assolutamente il nostro bel paese. Amiamo suonarci e ci sono realtà in cui vale davvero esserci, come Centri Sociali o manifestazioni o rock-club, luoghi in cui la gente fa dell'amore della musica uno stile di vita!

Simo: Le liriche in Italiano vi hanno mai limitato?
Redska: Assolutamente no, amiamo cantare e scrivere canzoni in italiano, anche perché conosciamo benissimo l'inglese e scrivere canzoni in una lingua che non si conosce alla perfezione non ha senso.

Simo: Quali sono le vostre principali influenze musicali?
Redska: Le nostre influenze musicali sono indirizzate sul genere che suoniamo, dalle radici della nostra musica che partono dal vecchissimo Calypso fino ad arrivare allo ska-punk di oggi.
Siamo cresciuti tutti con la musica ska, rocksteady, reggae e punk. C'è chi ha poi preferito evolversi personalmente e sperimentare nuove cose e chi invece è rimasto con i "paraocchi" e non si è spostato dal genere. Ma come si dice "è l'unione che fa la forza" e quindi più musicisti con influenze diverse ma con un'unica passione per la musica ska-punk messi assieme portano al sound dei RedSka.

Simo: Tempi di reunion...
Redska: Oddio...questo è un argomento che vorremmo evitare. Odiamo le "reunion combinate" , quelle che servono solo per tornare a far gente nei locali perché il tuo progetto da solista non funziona. E direi che come risposta basta e avanza.

Simo: Cosa ne pensate di All you need is punk e di questo progetto?
Redska: E' un progetto che stimiamo e supportiamo. Pensiamo che se la nostra musica arriva a un determinato tipo di persone è grazie proprio a questi progetti "alternativi", quindi bisogna assolutamente far "vivere queste realtà"! W All you need is punk!!

Simo: Dove è possibile acquistare "LA RIVOLTA" e quali sono i progetti per il futuro?
Redska: La Rivolta e' disponibile in tutti gli store digitali come Itunes e Deezer, si puo' ordinare il cd direttamente da casa, sia sul sito del gruppo, dell'etichetta One Step Records, sia su store web come "La Feltrinelli.it" o "IBS.it", oppure ordinandola, come i vecchi tempi, direttamente nel tuo negozio di fiducia tramite distribuzione Venus e naturalmente ai nostri concerti!
Progetti per il futuro? Sicuramente tanti concerti, il tour è partito a fine febbraio in impennata e in 3 date abbiamo già macinato migliaia di km e per finire anticipiamo che sta arrivando il video de "La Rivolta"!!!
Quindi rimanete in contatto con noi, siamo su Facebook, Youtube, ovunque...
Un saluto al fratello Simo e a tutti voi di All You Need is Punk! Grazie per lo spazio e per il supporto!

-Simo-




INTERVISTA AI "MALASUERTE" 14/03/12

Simo: MALASUERTE è una Firenze che resiste. Quale è la vostra storia ragazzi?
Amilcar: La nostra storia inizia nelle cantine del CPA FI SUD nel 1997, il primo live è stato il 25 aprile del '98 e questo la dice lunga, tre ragazzi di un paesello attaccato a Firenze (Grassina) che fanno PUNK primordiale grezzo ma sincero, nel tempo si alternano molti musicisti che per un motivo o un altro lasciano la band, sempre però in completa amicizia, si suona dappertutto e per niente. Rifiutiamo posti che non ci piacciono, oggi siamo 6 amici che si divertono un casino.

Simo: Da sempre un impegno sociale e uno schieramento politico che non lascia spazio a dubbi. Un impegno che va anche aldilà della musica, cosa potete dirci a riguardo?
Amilcar: L'impegno politico per noi è sempre stato una cosa molto naturale, la nostra estrazione sociale ci ha sempre messo di fronte a situazioni di lotta e sopravvivenza, sul posto di lavoro e per quel che riguarda la casa, sinceramente la nostra musica convoglia la nostra rabbia, e quello che scriviamo purtroppo o per fortuna l'abbiamo vissuto, da genova 2001, ai licenziamenti subiti dai componenti il gruppo, agli sgomberi dalle nostre abitazioni. Ci siamo sempre trovati nei luoghi di cui parliamo, le scazzottate con i fasci(anche i leghisti) e sbirri, la solidarietà internazionalista vissuta con persone stupende che abbiamo conosciuto in questi anni, anche le belle serate passate con i compagni di tutta italia e del mondo.

Simo: Dopo tanti anni ancora sulla strada, cosa vi spinge a fare ancora musica?
Amilcar: La passione è il motivo trainante, poi il ritrovarsi nei testi da parte della gente che ci ascolta, i complimenti dei più vecchi e dei più giovani, e naturalmente l'amore per la musica, due di noi sono fonici professionisti, altri hanno avuto esperienze discografiche diciamo importanti e potrebbero raccontarne di storielle sul mainstream e su come la musica viene utilizzata dalle major. la nostra dimensione autoprodotta autogestita ci da quelle soddisfazioni che ripagano il tempo dedicato a sostituire uffici stampa, produzione, managment e addirittura tutto quello che riguarda l'incisione vera e propria.

Simo: Quale consiglio vorreste dare a chi, oggi, vuole iniziare a fare musica e come vedete la scena indipendente italiana?
Amilcar: Consigli che possiamo dare a chi vuole suonare in un panorama di musica indipendente sono molti, prima di tutto imparare a fare di tutto, dallo studiarsi i programmi di registrazione, al saper allestire una sala prove dignitosa, a cercare le date, a scrivere le proprie canzoni sempre con il cuore e come si dice dalle nostre parti a non fare i "pisseri" ovvero dare un'immagine diversa da quel che si è, dal non stressare chi organizza le serate al saper fare buon viso a cattivo gioco e agli inizi accontentarsi di un piatto di pasta e due birre. Della musica indipendente non possiamo dare un giudizio che non sia di parte e anche li ci sarebbe da distinguere cosa si intende per indipendente, personalmente non ce l'abbiamo con nessuno ma alla fine ognuno raccoglie quel che semina, capiamo anche chi ha tentato di fare il salto e ha rimbalzato c'è chi l'ha presa male e chi ha capito, ma di nomi non ne facciamo.

Simo: Avete mai avuto l'occasione di suonare all'estero?
Amilcar: Eh...Simo di occasioni ne abbiamo avute tante ma per un motivo o per un altro non si sono mai realizzate per tanti motivi, ferie negate a componenti del gruppo, obblighi di firma e divieto di espatrio di altri.. rimborsi troppo esigui, problemi familiari..insomma LA MALASUERTE. In Italia giriamo abbastanza, le nostre canzoni quasi tutte in italiano ci stanno aprendo un sacco di porte che mai avremmo pensato si potessero aprire.

Simo: Per chi fosse interessato a seguirvi dove è possibile trovare la vostra musica e quali sono i prossimi appuntamenti Live dei MALASUERTE?
Amilcar: La nostra musica si trova sul web o ai nostri concerti, non abbiamo una vera e propria distribuzione, ci piace stare in alto mare col nostro vascello pirata pronti a virare verso qualsiasi porto che ci accolga.
prossime date: 17 marzo Roma Big Bang, 18 marzo Napoli parco Robinson, 24 marzo Firenze CPA, 7 aprile Campi Bisenzio (fi) Circolo Tarabaralla, 25 Aprile Marzabotto (monte sole) BO, 28 aprile Terni CSA G.Cimarelli ...e poi molte altre che magari i lettori di questa intervista potranno trovare sul nostro sito www.malasuertefisud.altervista.org o sul nostro Facebook.

Simo: Cosa ne pensate di ALL YOU NEED IS PUNK?
Amilcar: Sinceramente non lo conoscevamo poi l'amicizia con te ci ha fatto interessare a questa realtà e ci è piaciuta così tanto che siamo stati noi a chiederti l'intervista massimo rispetto per chi si impegna nella diffusione del punk.

Simo: Grazie di cuore per la disponibilità, siamo ai saluti, a voi la parola!
Amilcar: Bhè Simo abbiamo parlato poco di musica, ma un'idea precisa possiamo farcela solo ascoltando i pezzi, ci piacerebbe parlare di calcio ma gli ultimi avvenimenti ci hanno così schifato che preferiamo seguire le serie minori dove c'è il calcio vero quello giocato per passione dove i soldi non contano.... situazione politica? una sola considerazione : NO TAV!
http://www.malasuertefisud.altervista.org/

-Simo-


 

INTERVISTA AI "RAT MOUSQUE' " 21/03/12

Simo: Ciao ragazzi, benvenuti ad ALL YOU NEED IS PUNK.
La prima cosa che viene spontaneo chiedersi a chi si approccia alla band è il significato del nome, RAT MOUSQUE': Cosa significa e come mai questa scelta?
Rat Mosque’: Ciao a tutti!
Abbiamo preso il nome Rat Mousqu耝 da uno dei racconti degli Indiani d'America, riguardanti la storia della creazione della terra e dell'uomo.
Per essi infatti il Topo Muschiato, che è un roditore del tutto simile al castoro, contribuì, grazie alla creazione di dighe e argini, a delineare i confini del mondo e a portare a riva l'argilla dalla quale sono stati poi creati gli esseri umani.
Il racconto si conclude con la profezia che un giorno i Rat Mousquè, torneranno a salvare il mondo suggestivo eh?!
Oltre a questo, il topo ci sembra che rappresenti molto bene lo spirito del Punk!

Simo: Siete in attività ormai da tempo, cosa avete fatto in questi anni e chi sono i RAT MOSQUE'?
Rat Mosque’: Fondamentalmente ,i Rat Mousquè sono 4 amici, che dal 2002 hanno iniziato a suonare per divertir tirsi, principalmente pezzi propri insieme a qualche cover.
In questi anni abbiamo suonato praticamente ovunque, tra bar, pub, club, discoteche, festival, feste, centri sociali, partecipando a contest e concorsi, ecc… insomma ovunque ci venisse data la possibilità (e dalle parti dell'entroterra Pesarese, non è che ce ne siano tante).
Rock Targato Italia, All We Need Contest, Zoe Microfestival, RockCattolica, SnatchFest, Festa Delle Streghe di Corinaldo… solo per citarne alcune.
Soprattutto, ci è stata data l'opportunità di conoscere e di suonare con gruppi e musicisti di ogni genere e di ogni caratura.
Nel 2011 abbiamo pubblicato il nostro primo album autoprodotto e auto-registrato, As Much Fresh Mushrooms As You Want;
un esperienza che abbiamo voluto fare per propagandare e sperimentare il Do It Yourself€, che dai tempi dell'hardcore punk anni ’80 è caduto in disuso.
sempre più ragazzi pensano di dover spendere milioni in uno studio per fare un cd, noi abbiamo voluto fargli vedere che non è così!
Con l'impegno e le giuste idee, si possono ottenere ottimi risultati con budget irrisori.
Da pochi mesi poi, è uscita sul web la compilation gratuita: Screams From The Grave”, organizzata dalla Webzine HorrorpunkItalia e nella quale sono presenti band HorrorPunk da tutta italia e dell'estero.
Scaricatela, è gratis!

Simo: Facile accostare i gruppi horror punk ai maestri del genere "MISFITS" ma quali sono altre influenze che incidono sulla vostra musica?
Rat Mosque’: Beh ovviamente i Misfits sono i capisaldi del genere, ma oltre a loro sono tante le band e gli stili musicali che influenzano la nostra musica: i Rancid, i Clash, i Ramones, i Nirvana ecc…
Ma aldilà di questi, sono le influenze personali dei singoli a determinare il nostro stile.
Nella nostra musica convivono il Punk, il Metal, il Rock’N Roll, lo Ska e altro ancora, il tutto miscelato alle nostre emozioni ed esperienze personali.

Simo: So che per i vostri live prendete spunto anche da film dell'orrore, raccontateci qualcosa.
Rat Mosque’: Premettendo che l’uso di travestimenti "Zombiestyle"€ è un must del genere, per noi comunque il tutto è nato per gioco ad un live la sera di Halloween.
Da allora portiamo avanti quest'usanza spingendola all’estremo, con un uso smodato di sangue finto, maschere e make up particolari; a volte proiettiamo su di noi film Horror Splatter o B-Movie.
Lo scopo è quello di aggiungere una componente scenica ai nostri Live,
ottenendo sul pubblico un doppio impatto: visivo e uditivo;
Incuriosendo, scioccando e talvolta suscitando anche disgusto tra gli spettatori; è divertente.
Punto.

Simo: Di cosa parlano i vostri testi?
Rat Mosque’: I contenuti variano da canzone a canzone, non c'è un tema prevalente.
Spesso sono stati d'animo profondi e rabbiosi, quelle cose che uno si tiene dentro e che vorrebbe urlare in faccia al mondo; altri sono metafore della vita, sottoforma di racconti fantastici;
altri ancora invece, sono i classici testi Horror, che ovviamente non possono mancare; dove vediamo scenari apocalittici mischiarsi a storie di omicidi e di bestie immonde…
sono i più divertenti per quanto macabri.
In linea di massima comunque sono contenuti seri, che rispecchiano i comportamenti di tante persone e nei quali tutti noi possiamo riconoscerci.

Simo: Progetti futuri e prossimi concerti?
Rat Mosque’: Attualmente stiamo lavorando alla stesura delle canzoni che finiranno sul nostro nuovo album, questa volta stiamo valutando di farlo in studio, ma non anticipiamo nulla per scaramanzia (fidatevi ne abbiamo motivo).
In più stiamo anche pensando di realizzare un videoclip da far girare un pò ovunque in rete e in tv;
abbiamo parecchie idee, dobbiamo soltanto raggrupparle e tirare fuori un bel lavoro.
Nel frattempo continuiamo a farci le nostre brave date man mano che le troviamo e che ci vengono proposte.

Simo: Cosa ne pensate di ALL YOU NEED IS PUNK?
Rat Mosque’: Crediamo che All You Need Is Punk sia una piazza importante, non solo per musicisti e band per farsi conoscere e per promuoversi, ma soprattutto per i fans e per gli amanti della musica in generale.
All You Need da la possibilità di informasi su album, date, news, contest, manifestazioni e festival… anche su quegli eventi che spesso passano in secondo piano, non essendo€ Manistream€ come i vari Rock In IdRho o Heineken Jamin' Festival.
Il tutto gratuitamente e in modo semplice.
Crediamo che tutto non possa che essere buono per tutti.

Simo: Grazie mille per la chiacchierata!A voi i saluti e fateci sapere dove possiamo trovarvi anche su web!
Rat Mosque’: Grazie a voi per averci dato spazio e voce!
Un saluto a tutti i ragazzi che ci seguono e che ci ascoltano.
Potete trovarci su Youtube, Facebook o Myspace, per ascoltare qualche pezzo, guardarvi le foto dei live e per tenervi aggiornati sulle nuove date e su tutte le novità!
Ci vediamo sotto il palco!
www.Myspace.com/ratmousque
www.facebook.com/pages/Rat-Mousqu%C3%A8/50790683490

-Simo-