lunedì 3 luglio 2023

INTERVISTA A NANDO DEI SENZABENZA - GIGIUS - PUNK ROCK RADUNO 6 (04/07/2023)


Nel 1993 esce Gigius, secondo album dei Senzabenza band di Latina, prodotto da MacGuffin records. 
Avevo 16 anni ed ero appassionato di punk inglese 77, del punk americano e della nuova ondata di punk anni 90 che avrebbe fatto fortuna a partire dal 1994 con Dookie dei Green Day trascinando al successo band come Offspring, Nofx, Bad Religion, Rancid. Questo anche a causa della scomparsa di Kurt Cobain che lasció un vuoto tra i giovani bisognosi di evasione attraverso la musica arrabbiata che esprimesse il disagio e la voglia di rivalsa. 
I Senzabenza non li conoscevo, anzi oltre ai Negazione e i Kina non credevo ci fosse del punk in Italia ma mi sbagliavo. 
Scoprii attraverso la compilation Flower Punk (prodotta dagli stessi Senzabenza) un sacco di gruppi e poi la mia conoscenza si estese a praticamente tutti i gruppi italiani esistenti all'epoca dai capostipite del genere come Derozer, Los Fastidios, Nabat, Klasse Kriminale, Crummy Stuff, Punkreas, Paolino Paperino, Pea Wees, Manges, passando per i meno conosciuti Fichissimi, Impossibili, Killjoint, Mondo Topless, Deh Pills, Chromosomes. 
Ci fu un'esplosione globale di punk rock in tutto il mondo conoscevo gruppi Cecoslovacchi, Ungheresi, Giapponesi, Brasiliani... scoprii che tutto il mondo amava il punk, non era una prerogativa americana ed inglese. 
Gigius mi arrivò alle orecchie prima di tutti gli altri e da lì mi innamorai del punk made in Italy e rappresenta la colonna sonora di tutto ciò che è stata la mia adolescenza, dai sabati sera al CPA a Firenze a vedere i concerti, alle trasferte a vedere i Benza in tour dove con sorpresa ascoltavi la cover di Mommy's Little Monster dei Social Distortion, dove saltavo per toccare le All Star rosa di Sebi credendo che avrei "rubato" un po' della sua creatività, al fan club dei Benza a Castiglioncello, alle mie prime band che facevano le cover dei Senzabenza e di altri gruppi punk oltre che i primi tentativi di scrivere canzoni mie attraverso il punk. 


Di fatto sono una delle mie più grandi influenze musicali al pari di Beatles, Ramones, e di altre decine di band che mi hanno cresciuto e "rovinato". Rovinato perchè la musica in quegli anni scapestrati era diventata una compagna di vita da cui traevo insegnamenti attraverso i testi e attraverso le sensazioni che mi dava. In quegli anni abbandonai la casa familiare per avventurarmi nel mondo in solitaria insieme ad amici altrettanto scapestrati ed il risultato che ottenni ovviamente fu solo un gran casino. 


Gigius è composto da 18 canzoni capolavoro che si susseguono dalla prima all'ultima lasciando, a mio avviso, a bocca aperta l'ascoltatore. Melodie sognanti, melodie graffianti, melodie che rimangono in testa, parti energiche, parti più calme, batterie solide, chitarre perfette. Probabilmente è il mio disco preferito insieme a Deluxe (terzo disco dei Senzabenza) e l'ultimo Punk Pop Dilemma ma Gigius vince al photofinish. 


Parlando di Gigius il disco è esplosivo sin dall'inizio con un punk rock che "suona forte e veloce" alternato da episodi più melodici di estrazione Beatlesiana, ma dentro si possono sentire influenze Ramonsiane, ma anche Hard-ons, Dickies, Cheap Trick anche se in definitiva prevale molto l'impronta personale che rende tutto unico ed originale. 
I Senzabenza sono i Senzabenza e come dirò sempre una delle più grandi band dell'underground mondiale. 
Non parlerò delle canzoni singolarmente perchè il più grande favore che potete farvi è andare a scoprire tutti i loro dischi e le loro canzoni e lasciarvi sorprendere da come una band di Latina a partire dagli anni '90 è riuscita a lasciare un solco indelebile nel punk rock italiano ed internazionale. 
Fiero di avere la tessera n.77 del Fan Club dei Senzabenza e la copia 002 del CD originale del '93. 




In occasione del Punk Rock Raduno di Bergamo, in cui I Senzabenza suoneranno il 16 luglio del 2023, usciranno in anteprima esclusiva, la versione remissata e remasterizzata dalla label ZdB del vinile dell’ultimo album PUNK POP DILEMMA, uscito a primavera 2023 e la ristampa di GIGIUS il mitico album a 30 anni dalla sua uscita che ha consacrato i SENZABENZA come gli inventori del “flower punk” distribuiti entrambi
da Believe/ZdB che fareste benissimo ad accaparrarvi e farveli posizionare sotto il  cuscino dentro la bara il giorno della vostra dipartita. Dopo questa frase agghiacciante vi ricordo che non potete dipartire senza prima andare al Punk Rock Raduno 6.

Due parole con Nando dei Senzabenza

Sid: Punk rock raduno il 16 luglio a Bergamo.
30 anni di gigius. Ci sarà qualche sorpresa per I fan?

Nando: Non si può esattamente definire una sorpresa perché e’ stato già annunciato, comunque suoneremo tutto gigius, nell’ordine esatto dell’album.
E avremo con noi sia la ristampa in vinile, fresca di stampa, che un po’ di copie in CD originali, che abbiamo recentemente ritrovato.

S: Un concerto che ti ricordi in particolare per qualcosa andata bene?

N: Boh. Ne avremo fatti un migliaio….forse 1995 al bloom coi crummy stuff. Ci aspettavamo una grande serata, ma non “sold out” come poi e’ stato, e con gente
presa strabenissimo.

S: Un concerto che ti ricordi in particolare per qualcosa andata storta?

N: Il nostro secondo concerto coi ramones al rolling stone. Ebbi un violentissimo attacco di emicrania e vomitai diverse volte, fino a poco prima di suonare. Però alla fine tanta era l’emozione che ci feci poco caso.

S: Come sono cambiati I concerti dagli anni 90 ad oggi?

N: Molto in peggio. Negli anni novanta c’erano molte meno bands ma tanta gente in più ai concerti.
Ora ci sono diecimila gruppi, ma ai concerti, quando ci sono 70/80 persone e’ già un successo. La cosa non mi piace per niente.

S: Come è cambiato il vostro pubblico?

N: Il nostro pubblico?
Sono gli stessi di 30 anni fa, quindi erano pischelli e oggi sono uomini….

S: Come fa una band dell’underground a vivere nel mondo moderno?

N: A vivere in senso economico, semplicemente facendo altro.
Dal punto di vista invece di come e’ diventata la musica, intesa come social e merdate del genere…..direi che ormai siamo rassegnati, ma ci fa schifo.

S: Qual è l’approccio alla musica oggi in confronto a 30 anni fa per I Senzabenza?

N: Piu’ o meno lo stesso anche se l’entusiasmo da ventenni non c’e’ piu’.

S: Il vostro songwriting è cambiato negli anni?

N: Direi moltissimo. Sebi, che da sempre scrive il 95% delle canzoni, ha notevolmente raffinato nel tempo il suo songwriting. La genialità è la freschezza di gigus lo collocano comunque tra le nostre migliori cose in assoluto.

S: Quanto è importante la qualità adesso rispetto agli esordi?

N: Ci siamo sempre vantati di fare musica di qualità per cui direi ugualmente importante.

S: Meglio un buon sound o della buona musica?

N: Buona musica. Il sound e’ importantissimo ma se I pezzi fanno cagare…..

S: Come funziona la fase di scrittura dei Senzabenza?

N: In genere sebi prepara dei demotape con I brani, suonando tutto lui. Poi I pezzi che piacciono anche al resto della band li iniziamo ad arrangiare alle prove tutti insieme.
Siamo una bella squadra.

S: Sebi quando ha scoperto di saper scrivere canzoni? Qual è stato il percorso?

N: A 13 anni fu arrestato e condotto in riformatorio. Li’ nelle lunghe notti passate insonne vicino alla finestra della cella, guardando la luna, inizio’ a canticchiare dolci melodie pastorali, scoprendo di avere un certo talento.
Me lo sono inventato, ma non escludo che sia andata davvero così…

S: In Italia c’è qualcuno che pensi abbia una marcia in più dal punto di vista del songwriting?

N: Tra quelli ancora in attività ma un pochino “attempati” direi Rappresaglia, Lazy
Bones e Crummy Stuff su tutti.
Ma grande songwriting anche Punkreas, Derozer, STP, Manges, Leeches, Peawees…e chissa’ quanti ne dimentico.
Tra I nuovi mi piace come scrivono I Bee Bee Sea.

S: Consigliateci 5 dischi

N: Visto che sto rispondendo io ti dico I miei 6. Italiani
Rappresaglia – Degenerazione
Lazy Bones – Lazy Bones
Crummy Stuff – Punk’s not sad
Klaxon – Centocelle city rockers
Derozer – chiusi dentro
Punkreas – paranoia e potere

S: Il processo di registrazione e finalizzazione.
Come è stato creato Gigius? Oggi funziona allo stesso modo?

N: Ho ricordi vaghi, ma comunque in studio, più o meno, funziona sempre allo stesso modo.

S: Disco e canzone preferita dei Senzabenza e perché?

N: Album Gigius
Canzone Syd Barrett appreciation society

S: Gigius ha rappresentato in Italia quello che ha rappresentato Nevermind dei Nirvana nel mondo. È la prova che è possibile fare musica dal basso ed avere una risonanza pubblica enorme? È ancora possibile? 

N: No. Conta solo apparenza e social. Le canzoni non contano più un cazzo. Ovviamente parlo per il successo a grandi livelli. Invece essere una ottima band underground e’ ancora possibile.
La presenza di una scena musicale aiuta a dare un senso a quello che si fa. È successo a Chicago, è successo a Seattle… È successo anche in Italia negli anni 90 per vari generi musicali.

S: Sta ancora succedendo In Italia? C’è una scena o c’è solo una miriade di gruppi che fa punk ma senza avere un senso di appartenenza? C’è qualità artistica nel punk italiano oggi?

N: Secondo me e’ aumentata la quantità e diminuita la qualità. Senza offesa per nessuno.

S: È pesante il fardello di essere una delle band più importanti del panorama punk rock italiano? 

N: Non e’ pesante non senso che non lo siamo. Band importanti sono altre. Noi siamo però felici e onorati di essere ancora una band leggendaria per un piccolo manipolo di affezionati.

S: Consigli per i giovani punk rocker e per i giovani musicisti in generale. 
Chi decide di mettere su una band o di fare musica a cosa deve stare attento, cosa deve fare e cosa non deve fare?

N: Cosa deve fare: prendere al basso uno come Jacopo De Pinto Cosa non deve fare: prendere chitarra e voce uno come me.

S: Come vedi I Senzabenza nel futuro? A ubriacarsi e a rimpiangere I bei tempi andati…..

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Articolo ed intervista a cura di Sid Parrot

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