mercoledì 1 aprile 2020

INTERVISTA A MAT E BURZ di ALL YOU NEED IS PUNK 01/04/2020

Siamo con Matteo e Carmine, i fondatori e le menti che stanno dietro ad All You Need Is Punk. Dopo aver realizzato interviste con molte band, quest'oggi saranno loro nella parte degli intervistati. Andiamo a conoscerli meglio.

Lanner: Ciao ragazzi! Di che cosa si occupa All you need is punk? E quali obbiettivi vi ponete?
Mat: Ciao! Il progetto All You Need Is Punk principalmente cerca di dare visibilità a band indipendenti in modo da far conoscere il più possibile la loro musica. L'obbiettivo è proprio la diffusione della scena. Lavoriamo sui social cercando di offrire uno spazio a tutti e approfondiamo con interviste e recensioni fatte dal miglior staff in circolazione.
Burz:Come detto da Matt il nostro obbiettivo è dare visibilità a tutti, soprattutto ai gruppi emergenti, che vorremmo rendere una grande famiglia.


Lanner: Com'è iniziata questa avventura? Da dove nasce l'idea?
Mat: Girano miti e leggende sulla nascita di AYNIP. In realtà volevo fare pubblicità ad una band di un mio amico, e nel 2009 ho creato un gruppo Facebook chiamato “semplicemente punk” dove postavo musica punk per attirare gente e procurare nuovi fan. In realtà dopo poco mi sono arrivate decine di richieste da parte di gruppi che non conoscevo. Così ho scoperto una bellissima scena punk nascosta e lì è nato veramente All You Need Is Punk. Nel 2010 la vecchia pagina ha cambiato nome, poco dopo è arrivato Carmine ed è scoppiato l'amore.
Burz:Ho conosciuto ALL YOU NEED IS PUNK quando già si chiamava così. Passavo canzoni a Matt che dopo un po mi ha reso admin della pagina. Ho voluto ripagare subito la sua fiducia e oggi eccoci qua con milioni di idee che spero si realizzano in futuro.

Lanner:  Qual'è la problematica più diffusa che i gruppi si trovano ad affrontare?
Mat: Le problematiche sono molteplici: dal trovare un posto dove suonare al farsi ascoltare. Purtroppo moltissima gente ascolta solo quello che passano in radio o se ascolta musica underground ascolta comunque i nomi più conosciuti.
Burz:Ciò che riscontro sempre è soprattutto il problema di esibirsi. I locali per prima cosa chiedono se porti gente, alcuni non vogliono pagare nemmeno le spese e preferiscono la cover band di Vasco rispetto a chi si fa il culo.

Lanner: Perchè avete scelto di occuparvi principalmente dei gruppi emergenti?
Mat: Perché andando ai concerti vedevo band stupende esibirsi davanti a dieci persone e ho deciso di fare qualcosa. Ci sono band che hanno molto da dire e meritano di essere ascoltate.
Burz:Perché la band famosa non ha bisogno di molta pubblicità, mentre chi è emergente fatica tanto a trovare spazio e qui AYNIP entra in gioco.

Lanner: Molti non apprezzano le band italiane che cantano in inglese, ritenendo forse poco sincero e "reale" lo scrivere canzoni in una lingua straniera. Che ne pensate?
Mat: Ammetto di essere molto legato alla musica in italiano, punk e non solo, ma solitamente ascolto senza distinzione di lingua. Penso che l'inglese non sia un problema, anzi, credo che sia un valore aggiunto per poter esportare la propria musica all'estero.
Burz:Di questi tempi l’inglese bene o male è capito da molti. Resta comunque il fatto che alla fine il concetto non riesci ad esprimerlo al meglio o a renderlo accessibile a tutti. L’Italiano comunque resta il modo migliore per far recepire il messaggio!

Lanner: Tra le band emergenti del panorama Punk Italiano ce ne sono alcune che secondo voi hanno un qualcosa in più e che meriterebbero più visibilità?
Mat: Tutte quelle band che passano su All You Need Is Punk! Faccio due nomi ma è davvero difficile scegliere: Rasman e Proposte Oscene.
Burz:Tantissime devo dire, veramente tantissime… Se proprio devo fare dei nomi voglio chiedere al mio lettore che mi dice: Punk Freud, Spaventapassere, I Colpi, Baddighet, Mistura Fritta, Skassamenti, Normanbates. Ma ripeto, sono così tante che sarebbe difficile citarle tutte. Ah… Burzum!

Lanner: Qualcuno azzarda un paragone tra il Punk-Rock e la musica Trap, un genere che stà spopolando tra i ragazzini, evidenziando come entrambi nascano da un disagio giovanile o sociale. Prodotti e suonati senza troppe pretese tecniche, con testi molto diretti e provocatori. Cosa ne pensate?
Mat: Penso che la trap faccia cagare. Però quasi sicuramente il punk faceva cagare ai nostri genitori quindi qualcosa in comune forse ce l'hanno.
Burz:Non vorrei essere maleducato ma dire che la Trap mi fa letteralmente schifo è poco? È un mondo che non mi riguarda e mai mi riguarderà. Vedo la Trap come la vecchia Tecktonik.

Lanner:  Pensate sia esecrabile l'antinomismo pervicace e nugale di taluni stolidi di fronte all'atteggiamento di un Gerri Scotti grasso e sciancato che deambula ormai a fatica?
Mat: Gerri Scotti mi sta sui coglioni.
Burz:Mio dio ma state parlando di lui??

Lanner:  Quale pensate che sia il futuro del punk-rock italiano?
Mat: Io spero in una rivalsa della scena, il punk non è morto, il punk è vivissimo ma soffocato dai gusti di merda degli italiani. Il futuro del punk-rock è la collaborazione tra band, lottare insieme per emergere!
Burz:Assolutamente si! C’è tanta vita nel Punk rock italiano e spero in un futuro roseo.

Lanner: Prossimamente dovremmo aspettarci nuove idee o iniziative da parte di All you need is punk?

Mat: Stiamo lavorando ad una compilation tributo a Prozac+ e Sick Tamburo in uscita a Luglio, poi sicuramente una compilation della serie regolare arrivata alla sesta edizione. Inoltre stiamo cercando di sviluppare un'iniziativa per coinvolgere dal vivo un sacco di gruppi.
Burz: Assolutamente! C’è davvero tanto in cantiere che vogliamo concretizzare se possibile, soprattutto per il bene della scena.

-Lanner-