mercoledì 7 novembre 2018

INTERVISTA A "BOLOGNA VIOLENTA" 29/03/12


Cari Amici, Oggi abbiamo il piacere di avere con noi Nicola Manzan ,polistrumentista e unico leader del progetto "BOLOGNA VIOLENTA"; One-Man-Band originalissima, ma facciamoci spiegare meglio ..

Burz: Ciao Nicola, Come nasce "BOLOGNA VIOLENTA"??
Nicola: Ciao! BOLOGNA VIOLENTA nasce nel 2005, dopo un periodo abbastanza buio della mia esistenza, quando sembrava che i miei sogni di musicista si stessero frantumando dopo un duro scontro con la realtà. Trevigiano di nascita, mi ero trasferito a Bologna per una serie di motivi dopo aver lavorato molto nella mia provincia, soprattutto nella musica classica, ma anche nell'ambiente più o meno rock, avendo sempre collaborato con parecchi gruppi e gestendo uno studietto di registrazione.
Dopo una serie di vicissitudini, a Bologna ho smesso di fare il musicista a tempo pieno, mi sono dovuto piegare alla realtà dei fatti e a decidere che fare della mia vita. Quale momento migliore per concretizzare uno dei miei piccoli sogni nel cassetto, ovvero registrare da solo un disco che fosse senza compromessi, che doveva piacere fondamentalmente a me, e poi, semmai, a qualcun altro? Mi sono messo a registrare e ne sono usciti 26 pezzi da 26 secondi di grind strumentale, undici minuti e mezzo di pura violenza che ho messo dentro un cdr con la foto di Maurizio Merli in copertina (ovviamente fotocopiata) e che ho cominciato a distribuire agli amici e successivamente ad un po' di etichette e webzine. Pensavo che fosse un po' il gesto estremo che doveva segnare la fine del mio essere musicista "indipendente tout-court"€, invece, col tempo, la cosa si è trasformata tanto che dopo quasi sette anni di quel primo disco ho stampato 3000 copie in cdr e cinquecento in vinile.
Inoltre all'inizio non pensavo di fare dei concerti (del resto non ho e non avevo una band), poi per una serie di vicende mi sono trovato nel 2006 (ad un anno esatto dalla fine delle registrazioni) a suonare in apertura agli Offlaga Disco Pax a Padova. Da quel giorno, praticamente, non ho mai smesso di suonare come BOLOGNA VIOLENTA e spero di continuare ancora per molto.

Burz: La tua musica è composta da un amalgama di "violenza"; Riff che richiamano al Hardcore ,Classica col tuo fedele Violino... e, in un certo senso, anche al Black Metal!! con dialoghi qua e là che fanno da intro o da stacchi, come mai questa scelta?? qual è il messaggio che essa cela??
Nicola: La scelta è stata in un certo modo obbligata, soprattutto durante le registrazioni del mio ultimo disco, in cui volevo che uscisse la mia anima di musicista il più possibile, senza pensare di mettermi troppi limiti, senza pensare di imitare qualcuno o di fare un lavoro che fosse più o meno catalogabile.
L'uso dei campioni, che nell'ultimo lavoro si è parecchio ridotto, mi aiuta a rendere più chiari certi concetti o certe situazioni che la musica da sola non può far capire. A volte è come se fossero delle pure e semplici didascalie, un po' come se fossero la presentazione del brano stesso, ma cerco di usare sempre poche parole, i testi spesso mi annoiano e mi piace dare solo dei piccoli input che magari celano un intero mondo.
Alcuni pezzi hanno il testo più corto del titolo, vedi Costruirò un castello per lei, perché penso che il titolo stesso sia già di per sé significativo, mentre la parola “castello” all'interno del brano mi serve più per creare l'atmosfera che non per spiegare qualcosa.
I significati sono molteplici, anche se cerco in pricipal modo di esprimere il disagio quotidiano che viviamo, chi più chi meno. Il linguaggio è quello frenetico dei nostri giorni, con tempi molto stretti, spesso sotto il minuto, con espressioni forti e rumori fastidiosi, conditi da un po' di melodia, spesso malinconica, che però ci conforta a sufficienza. Mi piace pensare che la mia musica sia lo specchio della nostra realtà, o almeno di una parte. Poi ognuno, ascoltandola, sentirà qualcosa di suo, del resto la vita ci regala spesso dei momenti di crudeltà inaudita che non possiamo né far finta di non vedere, né impedire.

Burz: Il tuo progetto si potrebbe dire coraggioso! non per noi che ci esaltiamo con questa tipologia di musica, ma perchè in Italia vanno avanti i soliti nomi, le cover-band che tolgono spazio a chi si fa il mazzo e scusa il termine.. ecc ecc ecc e la lista sarebbe lunga...che ne pensi tu di questa cosa??
Nicola: Bisogna innanzi tutto rendersi conto che sono cambiate molte cose negli ultimi anni. I locali fanno fatica a tirare avanti, soprattutto se fanno musica dal vivo originale€, che non porta tanti avventori durante le serate. Spostarsi in macchina al giorno d'oggi è diventato dispendiosissimo, quindi anche per le band spesso la soluzione “furgone”, com'era una volta, non è la più appetibile. Penso che il mio progetto sia coraggioso nel senso che la musica che faccio non è per niente convenzionale e soprattutto molto estrema, ma forse grazie agli anni in tour con band più o meno famose mi sembra si sia creata una specie di bolla in cui mi ritrovo, in cui il genere suonato viene per così dire "edulcorato" da una gavetta dignitosa e certificata, per cui i promoter si affidano€ più al personaggio, che della musica in sè. Spesso suono in locali in cui i gestori se la ridono e dicono: Beh, qui abbiamo fatto suonare tanti gruppi, ma nessuno grind€ e questo, devo dire, mi da sempre una certa soddisfazione, visto che penso che la musica estrema sia una risorsa, anziché una discarica.

Burz: Da Anni sei in giro per l'Italia a portare ovunque la tua musica..com'è il rapporto con i Fans??
Nicola: Devo dire che è molto buono. Suonando così tanto ho amici sparsi in tutto il paese e la cosa mi piace. Penso a volte che l'aspetto importante di questo lavoro sia proprio la possibilità di conoscere gente nuova, scambiare idee, crescere insieme. Mi piace pensare che ai concerti venga gente che pensa con la propria testa, che ci sia una differenza tra il pubblico e gli avventori di un bar qualsiasi; io tendenzialmente sono un po' chiacchierone, ma mi rendo conto che in questi anni ho conosciuto una valanga di gente che mi ha insegnato e mi ha fatto conoscere un sacco di cose. I concerti potrebbero essere un buon modo per combattere l'ignoranza!

Burz: Il tuo nuovo lavoro è "UTOPIE E PICCOLE SODDISFAZIONI" ..come mai questo titolo?? cosa vuole dire questo album a chi lo ascolta e..dove è possibile trovarlo??
Nicola : Il titolo voleva dare l'idea di un qualcosa di maestoso ma modesto allo stesso tempo. Un po' come è la vita. Se si pensa a se stessi si ha sempre l'idea di essere i migliori, i più forti, che la nostra esistenza in un qualche modo sia un qualcosa di epico e fondamentale; se ci si guarda da fuori ci si rende conto che siamo poco più che polvere in un universo infinito, quindi assolutamente insignificanti. Penso che la verità stia un po' a metà tra queste definizioni, quindi una vita epica, ma con le dovute limitazioni del caso. Le grandi utopie che muovono il mondo, per quanto a volte fondamentali per la crescita di ognuno, alla fine sono niente, se paragonate alle piccole soddisfazioni che la vita ci regala e che fanno sì che valga la pena di essere vissuta fino in fondo ed in maniera tutto sommato abbastanza epica.
Il disco, uscito per ora in cd ed in versione digitale (presumibilmente la ristampa in vinile sarà fatta dopo l'estate), si trova nei negozi di dischi distribuito da Audioglobe, oppure ai miei concerti, oppure ordinandolo direttamente a me tramite i vari social network e portali dedicati (bolognaviolenta.bandcamp.com - per dire, con il free download del disco se si acquista da qui).

Burz: In questo periodo stai promuovendo il tuo lavoro in tour per l'Italia... c'è qualche evento in particolare che ti resterà particolarmente nel cuore nel corso del moltissimi concerti e posti in cui hai suonato??
Nicola: A dire la verità ce ne sono tantissimi. A partire dal primo, di cui parlavo sopra, in cui ho sentito che qualcosa era definitivamente cambiato nella mia vita. Poi ci sono stati molti supporti davvero importanti, come con gli ZU, i Melt Banana, gli Atari Teenage Riot (e non vedo l'ora di aprire il concerto dei Napalm Death il 29 aprile...).
Poi ci sono stati molti festival che porterò nel cuore, come la prima edizione del MiOdi, il NoFest!, il MEI, insomma... dovrei mettermi con calma e stilare una classifica dei più esaltanti, ma non mi sembra il caso!!!
Di questo ultimo tour vorrei citare il concerto che ho fatto alle Grotte di Castellana (Bari), in un contesto assolutamente incredibile, sessanta metri sotto terra, con un'acustica ed un'atmosfera per me indimenticabili.

Burz: Cosa pensi di "ALL YOU NEED IS PUNK"??
Nicola: Penso che sia una cosa bellissima se della gente si mette insieme per promuovere qualcosa che altrimenti farebbe fatica ad uscire. Se poi dobbiamo parlare di punk, beh, è un po' un casino, visto che il termine in sé è una cosa inventata da un manager astuto per creare una moda. Però c'è da dire che anche da un'idea così assolutamente commerciale è nato un mondo parallelo fatto di persone che non stavano bene con le convenzioni sociali, si è creato un movimento di dimensione planetaria che ha coinvolto un sacco di giovani e meno giovani che avevano ed hanno tutt'ora un'idea della vita che non è quella che ci viene imposta dai media, dai politici o dalla religione. Quindi tutto sommato, mi trovo d'accordo con la frase “All you need is punk”!

Burz: Grazie Mille Nicola della tua disponibilità, noi personalmente ci rivedremo, dopo esserci già visti in quel di Eboli (SA), a SALERNO! un grosso abbraccio ..a te la parola per chiudere questa intervista !! alla prossima e spacca tutto come sempre!
Nicola: Grazie a te per l'interessamento e lo spazio che mi hai dedicato. Spero che a Salerno (il 27 aprile al CSA Jan Assen - ex Asilo Politico) sarete in tanti, ci sarà da divertirsi!
 Sostenete sempre la musica indipendente!!!

NESSUNA POLITICA
NESSUNA RELIGIONE
BERVISMO PER PIU'

-Burz-



Nessun commento:

Posta un commento