Cari Amici, Oggi abbiamo il piacere di avere con noi Nicola
Manzan ,polistrumentista e unico leader del progetto "BOLOGNA
VIOLENTA"; One-Man-Band originalissima, ma facciamoci spiegare meglio ..
Burz: Ciao Nicola, Come nasce "BOLOGNA
VIOLENTA"??
Nicola: Ciao! BOLOGNA VIOLENTA nasce nel 2005, dopo un
periodo abbastanza buio della mia esistenza, quando sembrava che i miei sogni
di musicista si stessero frantumando dopo un duro scontro con la realtà.
Trevigiano di nascita, mi ero trasferito a Bologna per una serie di motivi dopo
aver lavorato molto nella mia provincia, soprattutto nella musica classica, ma
anche nell'ambiente più o meno rock, avendo sempre collaborato con parecchi
gruppi e gestendo uno studietto di registrazione.
Dopo una serie di vicissitudini, a Bologna ho smesso di fare
il musicista a tempo pieno, mi sono dovuto piegare alla realtà dei fatti e a
decidere che fare della mia vita. Quale momento migliore per concretizzare uno
dei miei piccoli sogni nel cassetto, ovvero registrare da solo un disco che
fosse senza compromessi, che doveva piacere fondamentalmente a me, e poi,
semmai, a qualcun altro? Mi sono messo a registrare e ne sono usciti 26 pezzi
da 26 secondi di grind strumentale, undici minuti e mezzo di pura violenza che
ho messo dentro un cdr con la foto di Maurizio Merli in copertina (ovviamente
fotocopiata) e che ho cominciato a distribuire agli amici e successivamente ad
un po' di etichette e webzine. Pensavo che fosse un po' il gesto estremo che
doveva segnare la fine del mio essere musicista "indipendente
tout-court", invece, col tempo, la cosa si è trasformata tanto che dopo quasi
sette anni di quel primo disco ho stampato 3000 copie in cdr e cinquecento in
vinile.
Inoltre all'inizio non pensavo di fare dei concerti (del
resto non ho e non avevo una band), poi per una serie di vicende mi sono
trovato nel 2006 (ad un anno esatto dalla fine delle registrazioni) a suonare
in apertura agli Offlaga Disco Pax a Padova. Da quel giorno, praticamente, non
ho mai smesso di suonare come BOLOGNA VIOLENTA e spero di continuare ancora per
molto.
Burz: La tua musica è composta da un amalgama di
"violenza"; Riff che richiamano al Hardcore ,Classica col tuo fedele
Violino... e, in un certo senso, anche al Black Metal!! con dialoghi qua e là
che fanno da intro o da stacchi, come mai questa scelta?? qual è il messaggio
che essa cela??
Nicola: La scelta è stata in un certo modo obbligata,
soprattutto durante le registrazioni del mio ultimo disco, in cui volevo che
uscisse la mia anima di musicista il più possibile, senza pensare di mettermi
troppi limiti, senza pensare di imitare qualcuno o di fare un lavoro che fosse
più o meno catalogabile.
L'uso dei campioni, che nell'ultimo lavoro si è parecchio
ridotto, mi aiuta a rendere più chiari certi concetti o certe situazioni che la
musica da sola non può far capire. A volte è come se fossero delle pure e
semplici didascalie, un po' come se fossero la presentazione del brano stesso,
ma cerco di usare sempre poche parole, i testi spesso mi annoiano e mi piace
dare solo dei piccoli input che magari celano un intero mondo.
Alcuni pezzi hanno il testo più corto del titolo, vedi
Costruirò un castello per lei, perché penso che il titolo stesso sia già di per
sé significativo, mentre la parola âcastelloâ all'interno del brano mi serve più per creare l'atmosfera che non
per spiegare qualcosa.
I significati sono molteplici, anche se cerco in pricipal
modo di esprimere il disagio quotidiano che viviamo, chi più chi meno. Il
linguaggio è quello frenetico dei nostri giorni, con tempi molto stretti,
spesso sotto il minuto, con espressioni forti e rumori fastidiosi, conditi da
un po' di melodia, spesso malinconica, che però ci conforta a sufficienza. Mi
piace pensare che la mia musica sia lo specchio della nostra realtà, o almeno
di una parte. Poi ognuno, ascoltandola, sentirà qualcosa di suo, del resto la
vita ci regala spesso dei momenti di crudeltà inaudita che non possiamo né far
finta di non vedere, né impedire.
Burz: Il tuo progetto si potrebbe dire coraggioso! non per
noi che ci esaltiamo con questa tipologia di musica, ma perchè in Italia vanno
avanti i soliti nomi, le cover-band che tolgono spazio a chi si fa il mazzo e
scusa il termine.. ecc ecc ecc e la lista sarebbe lunga...che ne pensi tu di
questa cosa??
Nicola: Bisogna innanzi tutto rendersi conto che sono
cambiate molte cose negli ultimi anni. I locali fanno fatica a tirare avanti,
soprattutto se fanno musica dal vivo originale, che
non porta tanti avventori durante le serate. Spostarsi in macchina al
giorno d'oggi è diventato dispendiosissimo, quindi anche per le band spesso la
soluzione âfurgoneâ, com'era una volta, non è la
più appetibile. Penso che il mio progetto sia coraggioso nel senso che
la musica che faccio non è per niente convenzionale e soprattutto molto
estrema, ma forse grazie agli anni in tour con band più o meno famose mi sembra
si sia creata una specie di bolla in cui mi ritrovo, in cui il genere suonato
viene per così dire "edulcorato" da una gavetta dignitosa
e certificata, per cui i promoter si affidano più al personaggio, che
della musica in sè. Spesso suono in locali in cui i gestori se la ridono e
dicono: Beh, qui abbiamo fatto suonare tanti gruppi, ma nessuno
grind e questo, devo dire, mi da sempre una certa
soddisfazione, visto che penso che la musica estrema sia una risorsa, anziché
una discarica.
Burz: Da Anni sei in giro per l'Italia a portare ovunque la
tua musica..com'è il rapporto con i Fans??
Nicola: Devo dire che è molto buono. Suonando così tanto ho
amici sparsi in tutto il paese e la cosa mi piace. Penso a volte che l'aspetto
importante di questo lavoro sia proprio la possibilità di conoscere gente
nuova, scambiare idee, crescere insieme. Mi piace pensare che ai concerti venga
gente che pensa con la propria testa, che ci sia una differenza tra il pubblico
e gli avventori di un bar qualsiasi; io tendenzialmente sono un po'
chiacchierone, ma mi rendo conto che in questi anni ho conosciuto una valanga
di gente che mi ha insegnato e mi ha fatto conoscere un sacco di cose. I
concerti potrebbero essere un buon modo per combattere l'ignoranza!
Burz: Il tuo nuovo lavoro è "UTOPIE E PICCOLE
SODDISFAZIONI" ..come mai questo titolo?? cosa vuole dire questo album a
chi lo ascolta e..dove è possibile trovarlo??
Nicola : Il titolo voleva dare l'idea di un qualcosa di
maestoso ma modesto allo stesso tempo. Un po' come è la vita. Se si pensa a se
stessi si ha sempre l'idea di essere i migliori, i più forti, che la nostra
esistenza in un qualche modo sia un qualcosa di epico e fondamentale; se ci si
guarda da fuori ci si rende conto che siamo poco più che polvere in un universo
infinito, quindi assolutamente insignificanti. Penso che la verità stia un po'
a metà tra queste definizioni, quindi una vita epica, ma con le dovute
limitazioni del caso. Le grandi utopie che muovono il mondo, per quanto a volte
fondamentali per la crescita di ognuno, alla fine sono niente, se paragonate
alle piccole soddisfazioni che la vita ci regala e che fanno sì che valga la
pena di essere vissuta fino in fondo ed in maniera tutto sommato abbastanza
epica.
Il disco, uscito per ora in cd ed in versione digitale
(presumibilmente la ristampa in vinile sarà fatta dopo l'estate), si trova nei
negozi di dischi distribuito da Audioglobe, oppure ai miei concerti, oppure
ordinandolo direttamente a me tramite i vari social network e portali dedicati
(bolognaviolenta.bandcamp.com - per dire, con il free download del disco se si
acquista da qui).
Burz: In questo periodo stai promuovendo il tuo lavoro in
tour per l'Italia... c'è qualche evento in particolare che ti resterà
particolarmente nel cuore nel corso del moltissimi concerti e posti in cui hai
suonato??
Nicola: A dire la verità ce ne sono tantissimi. A partire
dal primo, di cui parlavo sopra, in cui ho sentito che qualcosa era
definitivamente cambiato nella mia vita. Poi ci sono stati molti supporti
davvero importanti, come con gli ZU, i Melt Banana, gli Atari Teenage Riot (e
non vedo l'ora di aprire il concerto dei Napalm Death il 29 aprile...).
Poi ci sono stati molti festival che porterò nel cuore, come
la prima edizione del MiOdi, il NoFest!, il MEI, insomma... dovrei mettermi con
calma e stilare una classifica dei più esaltanti, ma non mi sembra il caso!!!
Di questo ultimo tour vorrei citare il concerto che ho fatto
alle Grotte di Castellana (Bari), in un contesto assolutamente incredibile,
sessanta metri sotto terra, con un'acustica ed un'atmosfera per me
indimenticabili.
Burz: Cosa pensi di "ALL YOU NEED IS PUNK"??
Nicola: Penso che sia una cosa bellissima se della gente si
mette insieme per promuovere qualcosa che altrimenti farebbe fatica ad uscire.
Se poi dobbiamo parlare di punk, beh, è un po' un casino, visto che il termine
in sé è una cosa inventata da un manager astuto per creare una moda. Però c'è
da dire che anche da un'idea così assolutamente commerciale è nato un mondo
parallelo fatto di persone che non stavano bene con le convenzioni sociali, si
è creato un movimento di dimensione planetaria che ha coinvolto un sacco di giovani
e meno giovani che avevano ed hanno tutt'ora un'idea della vita che non è
quella che ci viene imposta dai media, dai politici o dalla religione. Quindi
tutto sommato, mi trovo d'accordo con la frase âAll you
need is punkâ!
Burz: Grazie Mille Nicola della tua disponibilità, noi
personalmente ci rivedremo, dopo esserci già visti in quel di Eboli (SA), a
SALERNO! un grosso abbraccio ..a te la parola per chiudere questa intervista !! alla
prossima e spacca tutto come sempre!
Nicola: Grazie a te per l'interessamento e lo spazio che mi
hai dedicato. Spero che a Salerno (il 27 aprile al CSA Jan Assen - ex Asilo
Politico) sarete in tanti, ci sarà da divertirsi!
NESSUNA POLITICA
NESSUNA RELIGIONE
BERVISMO PER PIU'
-Burz-
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