martedì 6 novembre 2018

INTERVISTA AI "LINEA" (29/09/12)

Simo: Ciao ragazzi, benvenuti su All You Need Is Punk!Esce oggi "REVOLUZIONADO", il vostro quarto lavoro in studio. Oltre ad essere un traguardo importante, cosa vi ha dato personalmente scrivere questo album e cosa vi augurate che trasmetta a chi lo ascolterà?
Fede: Fare un disco nuovo è come mettere al mondo un figlio, da una parte c'è la gioia del parto e nello stesso senso c'è la "liberazione"€ dopo un lungo travaglio, il compimento di una esigenza fisiologica. Si scrivono una serie di canzoni e quasi sempre nasce prima la musica, dopodiché si cerca di farle coesistere dietro ad una idea di base su dove vogliamo che il disco "Vada a parare". Questa volta volevamo essere più diretti, volevamo ottenere un risultato finale più compatto, in un certo senso una sorta di monolite. Questo disco è una sorta di esorcismo di tutto ciò che quotidianamente assorbiamo, l'ossigeno che ti fa andare avanti, la carica per affrontare le nostre lotte quotidiane e per superare gli ostacoli che tutti i giorni ci si presentano davanti.
L'augurio innanzi tutto è che la nostra musica possa piacere e far breccia in qualcuno, Mi piacerebbe che chi lo ascolterà cogliesse principalmente uno dei significati principali ovvero che l’unione fa la forza e che non bisogna arrendersi mai ma resistere cercando di essere sempre ottimisti nonostante tutto.
Fulvio: Per me ogni canzone ha la sua energia. Sono certo che anche chi le ascoltera' trovera' la sua.

Simo: Ascoltando il vostro album si ha come l'idea di trovarsi davanti ad un'istantanea del nostro paese. C'è più voglia, in voi, di rivoluzioni o la speranza che qualcosa cambi è cosa concreta?
Fede: Sicuramente non siamo degli illusi e personalmente posso solo constatare che i veri cambiamenti nascono dalle rivoluzioni più che dalle speranze. Il discorso sarebbe lunghissimo. Ciò che mi preme comunque sottolineare è che noi non siamo dei predicatori e non vorrei che si passi per i rivoluzionari perché ben sappiamo che le rivoluzioni non si fanno ne con i dischi ne condividendo la nostra musica su internet. La situazione del nostro paese è quella che è, storicamente e purtroppo la sensazione è quella che ogni volta esista un fondo più profondo di quello che la nostra immaginazione potesse prevedere. La rivoluzione più importante che possiamo fare dovrebbe nascere prima dentro di noi, dovremmo rivoluzionare il modo che abbiamo di porci nei confronti degli altri prima di pretendere qualsivoglia cosa da chicchessia altrimenti rimane un po'il gusto "dell'armiamoci e partite"€; forse esiste troppa alienazione tra noi persone, troppi piccoli orticelli che mettiamo in primo piano rispetto al grande orto comune. Da una parte, per rubare l'idea a un mio caro amico, dovremmo estirpare il fascista che è in noi e contemporaneamente resistere quotidianamente, forse solo così potremmo respirare l'aria di un reale cambiamento.
Fulvio: Certamente c'è voglia di trovare unione, coesione e ritrovare quell'appartenenza perduta ma che possiamo riuscire a ritrovare, basta solo volerlo veramente.

Simo: Un Album che segue i binari che ormai da anni i LINEA hanno tracciato sulla strada. Un combat rock ricco di significato. Tra chi legge ALL YOU NEED IS PUNK ci sono anche tanti ragazzi giovani. Cosa vi sentite di consigliare a loro che, magari da non troppo tempo, hanno deciso di "scegliere" la musica come passione?
Fede: Questa domanda innanzi tutto mi fa sentire vecchio, in realtà sono un ragazzino nel corpo di un quarantenne e non mi sento per nulla un buon esempio, uno che può dare dei consigli saggi. Detto questo ho sempre pensato che la musica sia una passione molto diversa da tutte le altre ma forse tutti quelli che hanno delle passioni pensano la stessa cosa delle proprie; se la musica è davvero la tua strada lo capisci molto presto. Ciò che mi sento di consigliare ai ragazzi più giovani di me è di non farsi abbindolare dal contorno ma di badare al sodo, non serve fare i fighi, non serve a nulla imitare gli altri o abbigliarsi in un qualche modo per apparire ciò che non si è. Molto meglio seguire la propria ispirazione cercando di tirare fuori il meglio di se, tenere i piedi per terra ed essere coscienti delle proprie capacità e possibilità. Insomma darci dentro in sala prove piuttosto che sui social network, pretendere da se stessi sempre qualcosa di più, non accontentarsi facilmente.
Fulvio: Non do mai consigli perchè non mi piace quando me ne danno, ognuno fa le sue scelte...io ho fatto le mie e per me la musica mi ha tolto dalla strada, dalla droga, dalle frequentazioni negative...a me ha dato tanto e spero possa dare tanto ad altri.

Simo: Chi conosce i LINEA da tempo, invece, avrà notato il cambio di voce nella line-up. (Voce dei Linea è ora Roby Larghi ex-Atarassia Grop NDR) Come sono andate le cose?
Fede: L'ingresso di Roberto nel gruppo è nato dal palesarsi della necessità di trovare un sostituto per Mauro Zaccuri ex voce dei Linea e molto più che solamente ex cantante: per vari e importanti motivi Mauro non ha potuto più dedicarsi alla band come avrebbe e avremmo voluto tutti. Innanzi tutto non ha avuto più la possibilità di seguirci nei live e per un periodo abbiamo provato a fare da soli proponendoci in 4 e dividendoci i pezzi da cantare ma evidentemente questa soluzione non ha funzionato, nessuno di noi se l'è sentita ne ha avuto le capacità per poter diventare il nuovo cantante dei Linea e poi siamo sempre stati abituati ad avere in mezzo al palco qualcuno che lo faceva per e con noi. Non ci sono stati scazzi ne fratture personali che hanno portato a questo cambiamento ma solo vicissitudini. Dall'altra parte siamo da tempo ammiratori degli Atarassia Gröp e sapendo che erano “nel congelatore” abbiamo pensato di proporre la cosa a Roby il quale ha accettato volentieri questo "sporco compito"€.
Fulvio: Ci conosciamo da anni, Robi con gli Atarassia Grop era fermo ed essendo un frande fans dei LINEA le cose sono andate piu' che naturali...si chiama fratellanza? appartenenza? figli della stessa rabbia? insomma, nei LINEA non poteva cantare uno a caso dopo Mauro e per quanto mi riguarda nessuno potrebbe suonare per caso nei LINEA perchè non siamo una Band qualunque ed è per questo che anche io sono entrato a farne parte...ci conoscevamo e ci stimavamo da anni e poi...

Simo: Sonorità che ricordano la leggenda Clash. Chi ha influenzato nel corso degli anni il vostro sound?
Fede: Sicuramente i Clash sono una "base comune"€ oltre che "the only band that matter" poi ognuno di noi ha i suoi "pallini"€, abbiamo un ventaglio di ispirazioni molto eterogenee che vanno ben oltre il punk rock e più che fare nomi direi che siamo influenzati dalla musica punk come dal reggae e dallo ska. Ci piacciono molto le contaminazioni e badiamo poco alle etichette.
Fulvio: No More Heroes, certamente i The CLASH, ma anche tanto altro come un po di Charlie Parker e JJ Allin... personalmente ascolto tutto e non ho eroi.

Simo:  In Revoluzionado non mancano i Featuring, raccontateci qualcosa di queste collaborazioni.
Fede: Oltre alla partecipazione di Mauro Zaccuri che ha prestato la sua voce ed il testo in Italia Nova (in realtà ha partecipato anche alla primissima fase di creazione dei pezzi per questo disco) in Revoluzionado ci sono anche Kento dei Kalafro e Roddy Moreno degli Oppressed, due presenze molto diverse tra loro ma allo stesso tempo entrambi di grandissima caratura. Kento lo abbiamo conosciuto in occasione di un concerto organizzato dal CS Cantiere di Milano in cui suonavamo entrambi e siamo rimasti letteralmente folgorati dal suo set (quella sera era in compagnia di Easy One anche lui membro dei Kalafro e grandissimo rapper); poi dall'ascolto delle sue cose abbiamo avuto la conferma che lo volevamo sul nostro disco e abbiamo trovato moltissime affinità di contenuti seppur espressi con una forma musicale ben diversa dalla nostra, siamo diventati buoni amici e per noi ha scritto e interpretato un testo eccezionale.
Roddy è una leggenda della musica punk oi e ce lo ha presentato Fulvio, il nostro batterista e animatore antagonista. Abbiamo avuto la fortuna di dividere il palco con gli Oppressed e avuto l’onore di diventare loro amici, poi avevamo un pezzo che era adatto a Roddy, glielo abbiamo proposto e lui ha subito accettato, ce lo siamo portati in studio approfittando del fatto che era in Italia per una serie di dj set et voilà.
Fulvio: Anche queste sono nate per condivisione e tutte le cose che ho detto per Robi...nulla è nato a caso e/o a tavolino, Kento lo abbiamo incontrato nella strada e Roddy Moreno lo stesso...Figli della stessa Rabbia.

Simo: Una domanda che mi piace fare spesso a chi, da tanti anni, è sulla strada a fare musica: Come è cambiata la scena, come sono cambiati i gruppi, come è cambiato il pubblico da qualche anno a questa parte?
Fede: Sinceramente non mi sembra cambiato granché oppure non sono in grado io di osservare bene questi cambiamenti. La cosa che sicuramente mi rattrista di più è quella di vedere mille divisioni, tantissimi microcosmi che sgomitano per stare a galla in nome del "meglio io che te". Logicamente abbiamo anche tante band tra le nostre amicizie, abbiamo anche avuto la fortuna di dividere il palco con alcuni dei mostri sacri della scena combat rock italiana. La sensazione che rimane però è quella di tanto opportunismo, del dare e non ricevere… magari in molti penseranno la stessa cosa di noi… per cui alla fine ognuno va per la propria strada. Abbiamo trovato anche tante belle realtà in giro come a Lucca con i ragazzi di Punk Royal o nel tour al sud di qualche anno fa.
Fulvio: Non cambia nulla, cambiano le facce ma gli scazzi son sempre gli stessi. Il punk è generazionale, ragazzi vanno e vengono e quelli che vengono fanno gli errori di chi è uscito...comunque è bello così e a me questa scena piace, per questo la frequento molto volentieri.

Simo: Tornando al vostro nuovo album. Revoluzionado è stato anticipato dall'uscita di due nuovi singolo. Ultimo, solo in ordine cronologico, UNITED WE STAND. Che riscontri avete avuto?
Fede: Ancora presto per parlare di riscontri anche perché il primo singolo è stato positivamente spiazzante per i nostri ascoltatori abituali, le voci che ci sono giunte alle orecchie sono positive e soprattutto siamo confortati dal supporto delle etichette discografiche che hanno messo il cd sul mercato ovvero la One Step Records qui in Italia e la Mad Butcher in Germania. Il cd è appena uscito e tra poco inizieremo a portarlo in giro anche con i live per cui ti sapremo dire tra un po' di tempo
Fulvio: Che per ora abbiamo sborsato un sacco di soldi e di questi tempi non è facile per nessuno. certamente avremo buoni riscontri come per tutti i dischi dei LINEA, non sono preoccupato, oltre ai LINEA c'è la One Step records che sta supportando e tanti Compagni, tutta gente incontrata nella strada con cui si condivide questa, che comunque vada, sara' una bella storia...UNITI SI VINCE!

Simo: Dove è possibile trovare il vostro nuovo lavoro e dove sarà possibile poter vedere "live" i LINEA?
Fede: Il cd è acquistabile sui maggiori store digitali e/o catene specializzate (iTunes, Fnac, Feltrinelli, IBS etc). In Italia è distribuito da Venus per cui di facile reperibilità poi chiaramente lo venderemo ai concerti. Il 13 ottobre faremo la presentazione ufficiale del cd al CS Baraonda di Segrate, ci sarà anche Kento e altre sorprese poi saremo il 19 ottobre a Livorno. Abbiamo altre date in via di definizione e non mancheremo certo di farvele sapere.
Fulvio: Il proverbio dice che chi cerca trova e per i live? idem con patate...solo quelle perchè sono vegetariano sulla strada del veganismo XXX

Simo: Siamo arrivati alla fine. Non mi rimane che ringraziarvi per la disponibilità, da parte mia e di All You Need Is Punk. A voi la parola!
Fede: Grazie a voi del supporto e di tutto! United we stand!!!
Fulvio: Grazie a voi e a chi leggendo questa intervista avra' voglia di approfondire la nostra conoscenza, chi cerca trova...siam sempre nella strada e fortunatamente mai soli.

-Simo-



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