martedì 6 novembre 2018

INTERVISTA AGLI "FFD" (16/02/13)

Simo: Ciao ragazzi! Benvenuti su ALL YOU NEED IS PUNK!E' uscito ormai da qualche tempo "ANTIFA RIOT", il vostro nuovo album. Come sta andando? Che riscontri state avendo?
Mono:  Ciao a tutti....Antifa Riot è uscito da poco più di due mesi, quindi è ancora presto per fare dei veri e propri resoconti...quello che al momento abbiamo riscontrato è assolutamente positivo. In questo periodo abbiamo fatto una ventina di concerti promozionali e, per ora, devo dire che siamo assolutamente sorpresi dalle copie che stiamo vendendo, direi almeno 3/4 volte quelle che erano le nostre aspettative. In controtendenza rispetto al momento storico in cui ci troviamo, dove tutti dicono che i cd non si vendono più, stiamo vendendo molto bene ai concerti, e diverse piccole distro indipendenti ci stanno riordinando copie anche per la terza volta. Non sono a conoscenza del numero dei cd venduti nei negozi, ma pare che qualche piccolo numero arrivi anche da quel fronte.
Tutto ciò, parlando di vendite e numeri, i riscontri che ovviamente più ci interessano, sono quelli legati al "gradimento",e anche in questo caso siamo positivamente sorpresi dai commenti, a volte anche entusiastici, di chi ha ascoltato il disco, per molti è il nostro lavoro migliore.

Simo: Come è nato questo album e di cosa parla?
Mono:  Era da circa 5 anni che cercavamo di produrre qualcosa...nel 2006 era uscito kuoreribelle che aveva un impronta sonora e "artistica" piu vicina alle nuove produzioni americane....del quale, qualcosa ci piaceva e qualcosa non ci convinceva. Forse, un pò per indecisione e un pò per pressioni che ci arrivavano dall'esterno, non riuscivamo a scrivere canzoni che ci convincessero. Alla fine, ci siamo resi conto che cercavamo di suonare cose che in fondo non ci appartenevano e che avevamo perso la vera voglia di suonare e di divertirci.
Sicuramente il periodo in cui ci divertivamo di piu e nel quale ci sentivamo veramente noi stessi, era quello dei nostri primi lavori, tra la metà e la fine degli anni 90.
Antifa Riot è nato esattamente come sono nati i nostri primi dischi, suonando quello che abbiamo dentro, senza troppe seghe mentali e senza nessun tipo di clichet discografico, infatti tutto il lavoro è stato scritto e composto in 15 giorni, è uscito tutto d'un fiato, senza preoccuparci se i riff fossero originali o se i testi fossero radiofonici o troppo diretti...ci siamo divertiti, e come ho già detto, in molti ci dicono che è uno dei nostri migliori album, sicuramente il migliore degli ultimi 10-15 anni.

Simo: Abbiamo avuto il piacere di avere tanti ospiti che hanno fatto la storia della scena underground italiana qua su ALL YOU NEED IS PUNK. Anche voi con 20 anni di carriera alle spalle avete vissuto sulla pelle i cambiamenti della scena. Quale è, secondo voi, la differenza tra 20 anni fa ed oggi? Come sono cambiate le cose?
Mono:  Sicuramente è tutto molto diverso... dai sistemi di registrazione, a quelli di ascolto fino ai sistemi di distribuzione. Da parte nostra, devo dire che con Antifa Riot, stiamo cercando il più possibile di tornare alle origini, e lo stiamo facendo in tutte le varie fasi. Il disco è stato completamente registrato in analogico, senza l'ausilio, nè di plug-in e nè di edit digitali.Stiamo distribuendo il disco, oltre che nei negozi e on-line, (grazie alla OneStep records che ha prodotto tutto il lavoro), anche puntando molto sulle piccole distro indipendenti, sui banchetti di autofinanziamento dei centri sociali e siamo tornati, proprio come ai primi tempi , a vendere noi direttamente le copie alla gente che incontriamo in giro. Nei primi anni 90, era praticamente impossibile vendere i dischi tramite le grandi distribuzioni, c'erano pochissimi negozi specializzati (4 o 5 in tutta italia) e qualche negozio di amici che contattavamo direttamente, e ai quali lasciavamo qualche copia in conto vendita. Spesso eravamo noi direttamente a vendere le copie... mi ricordo che quando era uscito il nostro primo 7'', eravamo giovanissimi e tenevamo sempre qualche disco nello zainetto e se vedevamo qualcuno per strada con la t-shirt dei pistols o dei ramones, lo ricorrevamo per cercare di vendergli una copia. Addirittura nei primi tempi, ho scambiato diversi 7" in cambio di una bevuta al pub.

Simo: "ANTIFA RIOT" da dove viene la scelta di questo titolo?
Mono:  Antifa Riot è il titolo della traccia n.3, ma è anche una frase che può essere capita in tutto il mondo, immediata e che descrive in due parole quello che secondo noi è lo spirito del disco.
L'antifascismo e la voglia di ribellarsi, sono valori che da sempre abbiamo portato avanti con gli FFD e che, in questo lavoro più che mai, ci sentiamo di gridare a testa alta.

Simo: Da dove viene la forza e la voglia di continuare a far dischi, a far musica e a fare live?
Mono:  Dopo 20 anni, non è sempre facile avere la forza di andare avanti, io sono l'unico rimasto della formazione originale. Per andare avanti ci vuole tanta passione e tanta determinazione...Strada facendo in molti mollano: chi per motivi di lavoro, chi perchè ha messo su famiglia o chi si è semplicemente stancato, ma a lungo andare va avanti solo chi ci tiene veramente.Per una band come gli FFD negli anni le soddisfazioni sono state tante, ma allo stesso tempo sono state tante anche le menate e le delusioni.Quando però arriva il momento del concerto e vedo gente cantare, pogare e divertirsi con le nostre canzoni, personalmente mi sento ripagato per tutti gli sforzi e le energie che negli anni ho investito nel gruppo.

Simo: Da l'anno scorso è partita la collaborazione con ONE STEP RECORDS, un'etichetta molto attiva e con dei valori ben radicati nella storia della musica che propone. Come è nato questo rapporto e come vi trovate con loro?
Mono: Come ho già detto,con Antifa Riot, volevamo un ritorno alle origini, e cercavamo un etichetta che lavorasse bene nella scena punk e che avesse a cuore il movimento antifa. Un altra cosa importantissima per noi, era di trovare un etichetta che credesse nella band e nel nostro lavoro. Fin da subito One Step Records ci è sembrata perfetta.
Una delle pochissime etichette che ancora produce i gruppi perchè ci crede, che lavora con onestà e passione, anche sapendo che non ci sono più margini di profitto economico, e ciò nonostante, continua a sbattersi per la scena e per il movimento, dedicandoci tempo e risorse.
Noi FFD condividiamo in pieno il modo di lavorare di OSR e siamo fieri di farne parte.
La nostra collaborazione è nata in modo molto semplice e spontaneo, personalmente conoscevo One Step solo come nome, sapevo che era l'etichetta che avrebbe potuto rendere al meglio un lavoro come AntifaRiot, ma personalmente non avevo ancora avuto modo di conoscere nessuno di loro. All'inizio della scorsa estate, proprio mentre stavo per provare a contattarla per proporgli di produrre il disco, sono stato a mia volta contattato da francesco (motore di OSR) per partecipare ad una compilation...da lì, abbiamo avuto modo di conoscerci, ho proposto l'ascolto di Antifa Riot...e così è partito il tutto...

Simo: Cosa pensate di all you need is punk?
Mono: Domanda un po scomoda....io penso che siate grandi!!! non vorrei però che questa risposta sappia di "leccaculismo", ...Lo penso veramente...
anche voi, a vostro modo, date una mano a tenere viva la scena, recensite i gruppi e gli date la possibilità di farsi conoscere, o comunqe date news e fate sì che chiunque si colleghi, in qualsiasi parte del mondo, possa tenersi aggiornato sulla musica punk... è una cosa molto importante...voi potreste passare le serate guardando la tv o sbronzandovi al pub, mentre invece trovate il tempo e la voglia di mettervi lì a scrivere e ad aggiornare i vari blog, senza nessun tornaconto economico, solo per passione...e sono sicuro che qualcuno vi romperà con storie tipo:"a quel gruppo avete dato più spazio che al mio" ....o robe simili....e nonostante tutto continuate ad andare avanti, diffondendo la musica che più vi piace...

Simo: Siamo alla fine, vi ringrazio per l'attenzione che ci avete dedicato! A voi la parola!
Mono:  Mi piacerebbe che tutti voi ascoltiate Antifa Riot, sono seriamente convinto che sia un bel lavoro e vorrei condividerlo con quante più persone possibile.
Grazie a AYNIP per l'intervista e grazie a tutti i lettori per il tempo che ci avete dedicato
-MONO---FFD---


-Simo-

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