mercoledì 7 novembre 2018

INTERVISTA AI "VALLANZASKA" 23/06/12

Simo: Ciao ragazzi, benvenuti ad ALL YOU NEED IS PUNK. Vent'anni di VALLANZASKA, un disco (The best spaghetti ska 1991 - 2011) che ne ripercorre la strada. Un traguardo fantastico. Quali le più grandi soddisfazioni e quali, se ce ne sono state, le più scottanti delusioni?
La Dava: Dopo venti anni di storia le soddisfazioni sono state tante e sono da ricercare in tante cose: la gente che conosciamo dopo i concerti, le uscite dei nostri dischi, le prime volte che senti il pubblico cantare una tua canzone sono cose semplici ma vere. Sono venti anni che siamo indipendenti e siamo abituati a cogliere il bello delle piccole cose. Delusioni qualcuna, scottanti nessuna.

Simo: Torniamo al 1991, Vallanzaska, un nome singolare per una band. Come mai la scelta di legare la band al noto criminale?
La Dava: Volevamo un nome che finisse in ska, inoltre il gangster come personaggio va a braccetto con lo ska, per cui Vallanzaca è diventato Vallanzaska. Se Renato si fosse chiamato Rossi non avremmo trovato alcua ispirazione dal cognome E' un nome di 20 anni fa, che abbiamo scelto come provocazione. Basta ascoltarci per vedere chiaramente come la nostra musica sia invece positiva, spesso di denuncia, se vuoi un po'  demenziale. Non certo qualcosa che inneggi alla violenza che sappiamo bene appartenere alla storia del bel Renè.

Simo: Chi ha assistito ad un vostro live ha ben presente l'entusiasmo e la voglia di divertirsi che cela sempre un messaggio piuttosto serio. Dopo 20 anni come riuscite a mantenere questo entusiasmo e quale è il messaggio che la band vuole mandare oggi a chi la ascolta?
La Dava: Un messaggio che abbiamo portato in giro che abbiamo fatto nostro e che meno male è sempre più diffuso, è quello di non farsi travolgere dalla cultura di massa imposta dall’alto, di tenere gli occhi aperti e avere sempre senso critico.

Simo: Siete tra le band che sono riuscite a portare lo ska all'attenzione di davvero tante persone. Un genere che sembra venire sempre associato al solo diverimento da "spiaggia". Un genere invece che ha radici ben più lontane. Per chi si approcciasse oggi a questo genere musicale cosa direste?
La Dava: Diciamo sempre di trovare uno stile proprio. Lo ska puoi contaminarlo con quello che vuoi e la possibilità di trovare una tua identità è sempre a portata di mano, se ci vuoi lavorare. Per iniziare è però utile fare le cover dei pezzi che più ti piacciono: è la palestra su cui allenarsi e diventare sicuri di potere prendere la propria strada.

Simo: Come è cambiato il pubblico che trovate ai concerti dal 1991 ad oggi?
La Dava: Fare una descrizione periodo per periodo è difficile, posso dirti che ai nostri primi concerti c'è stato un breve periodo in cui c'erano più che tutto skinheads, noi però eravamo e ci presentavamo sul palco casual e con nessuno di noi rasato. Ci piaceva lo ska e basta: appena hanno capito che le nostre canzoni non parlavano di quel mondo, il pubblico si è riformato e rigenerato in modo molto vario. Anche ora alle nostre serate trovi adolescenti, universitari e fan della prima ora (a parte i sopracitati) che vengono ai live con i figli vestiti con le magliette dei Vallanza

Simo: Non possiamo non chiedervi cosa ne pensate di una realtà come quella di ALL YOU NEED IS PUNK che cerca di dare spazio a gruppi indipendenti e che lega la storia musicale indipendente con quella che si spera essere il futuro?
La Dava: La cosa bella di ALL YOU NEED IS PUNK è che si pone l'obiettivo di segnalare e sostenere tanti gruppi che non hanno la visibilità che meriterebbero. Inoltre, lo dite anche voi, si pone come anello di congiunzione tra la musica underground e la gente. E'un bel progetto e va sostenuto e fatto conoscere a tutte le realtà musicali che hanno qualcosa da dire.

Simo: Dove è possibile ascoltare, seguire e supportare i Vallanzaska?
La Dava: Le date le trovate sul nostro facebook, sul sito www.vallanzaska.com, sul facebook della Maninalto! e www.maninalto.org

Simo: Qualche progetto per il futuro?
La Dava: Concerti e canzoni nuove, e naturalmente fondare un movimento politico che sostenga con forza e determinazione, anche a costo di metterci ad un tavolo con le parti sociali, l'abolizione per legge della risposta alla domanda: "perchè non hai risposto al cellulare?" 

Simo: Grazie di cuore per la disponibilità! A voi la parola!
La Dava: Sostenete ALL YOU NEED IS PUNK perchè sono ragazzi che ci mettono il cuore in quello che fanno. Sono persone che amano la musica indipendente, e chi ama la musica diventa sempre una persona migliore.

-Simo-



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