lunedì 3 luglio 2023

INTERVISTA A NANDO DEI SENZABENZA - GIGIUS - PUNK ROCK RADUNO 6 (04/07/2023)


Nel 1993 esce Gigius, secondo album dei Senzabenza band di Latina, prodotto da MacGuffin records. 
Avevo 16 anni ed ero appassionato di punk inglese 77, del punk americano e della nuova ondata di punk anni 90 che avrebbe fatto fortuna a partire dal 1994 con Dookie dei Green Day trascinando al successo band come Offspring, Nofx, Bad Religion, Rancid. Questo anche a causa della scomparsa di Kurt Cobain che lasció un vuoto tra i giovani bisognosi di evasione attraverso la musica arrabbiata che esprimesse il disagio e la voglia di rivalsa. 
I Senzabenza non li conoscevo, anzi oltre ai Negazione e i Kina non credevo ci fosse del punk in Italia ma mi sbagliavo. 
Scoprii attraverso la compilation Flower Punk (prodotta dagli stessi Senzabenza) un sacco di gruppi e poi la mia conoscenza si estese a praticamente tutti i gruppi italiani esistenti all'epoca dai capostipite del genere come Derozer, Los Fastidios, Nabat, Klasse Kriminale, Crummy Stuff, Punkreas, Paolino Paperino, Pea Wees, Manges, passando per i meno conosciuti Fichissimi, Impossibili, Killjoint, Mondo Topless, Deh Pills, Chromosomes. 
Ci fu un'esplosione globale di punk rock in tutto il mondo conoscevo gruppi Cecoslovacchi, Ungheresi, Giapponesi, Brasiliani... scoprii che tutto il mondo amava il punk, non era una prerogativa americana ed inglese. 
Gigius mi arrivò alle orecchie prima di tutti gli altri e da lì mi innamorai del punk made in Italy e rappresenta la colonna sonora di tutto ciò che è stata la mia adolescenza, dai sabati sera al CPA a Firenze a vedere i concerti, alle trasferte a vedere i Benza in tour dove con sorpresa ascoltavi la cover di Mommy's Little Monster dei Social Distortion, dove saltavo per toccare le All Star rosa di Sebi credendo che avrei "rubato" un po' della sua creatività, al fan club dei Benza a Castiglioncello, alle mie prime band che facevano le cover dei Senzabenza e di altri gruppi punk oltre che i primi tentativi di scrivere canzoni mie attraverso il punk. 


Di fatto sono una delle mie più grandi influenze musicali al pari di Beatles, Ramones, e di altre decine di band che mi hanno cresciuto e "rovinato". Rovinato perchè la musica in quegli anni scapestrati era diventata una compagna di vita da cui traevo insegnamenti attraverso i testi e attraverso le sensazioni che mi dava. In quegli anni abbandonai la casa familiare per avventurarmi nel mondo in solitaria insieme ad amici altrettanto scapestrati ed il risultato che ottenni ovviamente fu solo un gran casino. 


Gigius è composto da 18 canzoni capolavoro che si susseguono dalla prima all'ultima lasciando, a mio avviso, a bocca aperta l'ascoltatore. Melodie sognanti, melodie graffianti, melodie che rimangono in testa, parti energiche, parti più calme, batterie solide, chitarre perfette. Probabilmente è il mio disco preferito insieme a Deluxe (terzo disco dei Senzabenza) e l'ultimo Punk Pop Dilemma ma Gigius vince al photofinish. 


Parlando di Gigius il disco è esplosivo sin dall'inizio con un punk rock che "suona forte e veloce" alternato da episodi più melodici di estrazione Beatlesiana, ma dentro si possono sentire influenze Ramonsiane, ma anche Hard-ons, Dickies, Cheap Trick anche se in definitiva prevale molto l'impronta personale che rende tutto unico ed originale. 
I Senzabenza sono i Senzabenza e come dirò sempre una delle più grandi band dell'underground mondiale. 
Non parlerò delle canzoni singolarmente perchè il più grande favore che potete farvi è andare a scoprire tutti i loro dischi e le loro canzoni e lasciarvi sorprendere da come una band di Latina a partire dagli anni '90 è riuscita a lasciare un solco indelebile nel punk rock italiano ed internazionale. 
Fiero di avere la tessera n.77 del Fan Club dei Senzabenza e la copia 002 del CD originale del '93. 




In occasione del Punk Rock Raduno di Bergamo, in cui I Senzabenza suoneranno il 16 luglio del 2023, usciranno in anteprima esclusiva, la versione remissata e remasterizzata dalla label ZdB del vinile dell’ultimo album PUNK POP DILEMMA, uscito a primavera 2023 e la ristampa di GIGIUS il mitico album a 30 anni dalla sua uscita che ha consacrato i SENZABENZA come gli inventori del “flower punk” distribuiti entrambi
da Believe/ZdB che fareste benissimo ad accaparrarvi e farveli posizionare sotto il  cuscino dentro la bara il giorno della vostra dipartita. Dopo questa frase agghiacciante vi ricordo che non potete dipartire senza prima andare al Punk Rock Raduno 6.

Due parole con Nando dei Senzabenza

Sid: Punk rock raduno il 16 luglio a Bergamo.
30 anni di gigius. Ci sarà qualche sorpresa per I fan?

Nando: Non si può esattamente definire una sorpresa perché e’ stato già annunciato, comunque suoneremo tutto gigius, nell’ordine esatto dell’album.
E avremo con noi sia la ristampa in vinile, fresca di stampa, che un po’ di copie in CD originali, che abbiamo recentemente ritrovato.

S: Un concerto che ti ricordi in particolare per qualcosa andata bene?

N: Boh. Ne avremo fatti un migliaio….forse 1995 al bloom coi crummy stuff. Ci aspettavamo una grande serata, ma non “sold out” come poi e’ stato, e con gente
presa strabenissimo.

S: Un concerto che ti ricordi in particolare per qualcosa andata storta?

N: Il nostro secondo concerto coi ramones al rolling stone. Ebbi un violentissimo attacco di emicrania e vomitai diverse volte, fino a poco prima di suonare. Però alla fine tanta era l’emozione che ci feci poco caso.

S: Come sono cambiati I concerti dagli anni 90 ad oggi?

N: Molto in peggio. Negli anni novanta c’erano molte meno bands ma tanta gente in più ai concerti.
Ora ci sono diecimila gruppi, ma ai concerti, quando ci sono 70/80 persone e’ già un successo. La cosa non mi piace per niente.

S: Come è cambiato il vostro pubblico?

N: Il nostro pubblico?
Sono gli stessi di 30 anni fa, quindi erano pischelli e oggi sono uomini….

S: Come fa una band dell’underground a vivere nel mondo moderno?

N: A vivere in senso economico, semplicemente facendo altro.
Dal punto di vista invece di come e’ diventata la musica, intesa come social e merdate del genere…..direi che ormai siamo rassegnati, ma ci fa schifo.

S: Qual è l’approccio alla musica oggi in confronto a 30 anni fa per I Senzabenza?

N: Piu’ o meno lo stesso anche se l’entusiasmo da ventenni non c’e’ piu’.

S: Il vostro songwriting è cambiato negli anni?

N: Direi moltissimo. Sebi, che da sempre scrive il 95% delle canzoni, ha notevolmente raffinato nel tempo il suo songwriting. La genialità è la freschezza di gigus lo collocano comunque tra le nostre migliori cose in assoluto.

S: Quanto è importante la qualità adesso rispetto agli esordi?

N: Ci siamo sempre vantati di fare musica di qualità per cui direi ugualmente importante.

S: Meglio un buon sound o della buona musica?

N: Buona musica. Il sound e’ importantissimo ma se I pezzi fanno cagare…..

S: Come funziona la fase di scrittura dei Senzabenza?

N: In genere sebi prepara dei demotape con I brani, suonando tutto lui. Poi I pezzi che piacciono anche al resto della band li iniziamo ad arrangiare alle prove tutti insieme.
Siamo una bella squadra.

S: Sebi quando ha scoperto di saper scrivere canzoni? Qual è stato il percorso?

N: A 13 anni fu arrestato e condotto in riformatorio. Li’ nelle lunghe notti passate insonne vicino alla finestra della cella, guardando la luna, inizio’ a canticchiare dolci melodie pastorali, scoprendo di avere un certo talento.
Me lo sono inventato, ma non escludo che sia andata davvero così…

S: In Italia c’è qualcuno che pensi abbia una marcia in più dal punto di vista del songwriting?

N: Tra quelli ancora in attività ma un pochino “attempati” direi Rappresaglia, Lazy
Bones e Crummy Stuff su tutti.
Ma grande songwriting anche Punkreas, Derozer, STP, Manges, Leeches, Peawees…e chissa’ quanti ne dimentico.
Tra I nuovi mi piace come scrivono I Bee Bee Sea.

S: Consigliateci 5 dischi

N: Visto che sto rispondendo io ti dico I miei 6. Italiani
Rappresaglia – Degenerazione
Lazy Bones – Lazy Bones
Crummy Stuff – Punk’s not sad
Klaxon – Centocelle city rockers
Derozer – chiusi dentro
Punkreas – paranoia e potere

S: Il processo di registrazione e finalizzazione.
Come è stato creato Gigius? Oggi funziona allo stesso modo?

N: Ho ricordi vaghi, ma comunque in studio, più o meno, funziona sempre allo stesso modo.

S: Disco e canzone preferita dei Senzabenza e perché?

N: Album Gigius
Canzone Syd Barrett appreciation society

S: Gigius ha rappresentato in Italia quello che ha rappresentato Nevermind dei Nirvana nel mondo. È la prova che è possibile fare musica dal basso ed avere una risonanza pubblica enorme? È ancora possibile? 

N: No. Conta solo apparenza e social. Le canzoni non contano più un cazzo. Ovviamente parlo per il successo a grandi livelli. Invece essere una ottima band underground e’ ancora possibile.
La presenza di una scena musicale aiuta a dare un senso a quello che si fa. È successo a Chicago, è successo a Seattle… È successo anche in Italia negli anni 90 per vari generi musicali.

S: Sta ancora succedendo In Italia? C’è una scena o c’è solo una miriade di gruppi che fa punk ma senza avere un senso di appartenenza? C’è qualità artistica nel punk italiano oggi?

N: Secondo me e’ aumentata la quantità e diminuita la qualità. Senza offesa per nessuno.

S: È pesante il fardello di essere una delle band più importanti del panorama punk rock italiano? 

N: Non e’ pesante non senso che non lo siamo. Band importanti sono altre. Noi siamo però felici e onorati di essere ancora una band leggendaria per un piccolo manipolo di affezionati.

S: Consigli per i giovani punk rocker e per i giovani musicisti in generale. 
Chi decide di mettere su una band o di fare musica a cosa deve stare attento, cosa deve fare e cosa non deve fare?

N: Cosa deve fare: prendere al basso uno come Jacopo De Pinto Cosa non deve fare: prendere chitarra e voce uno come me.

S: Come vedi I Senzabenza nel futuro? A ubriacarsi e a rimpiangere I bei tempi andati…..

Segui qui:




Articolo ed intervista a cura di Sid Parrot

domenica 21 novembre 2021

INTERVISTA A MARLENA & SID ( 21/11/2021)

Oggi con noi abbiamo un duo Fiorentino di cui un componente è nientepopodimeno che il nostro Sid Parrot, che insieme a Marlena formano  Marlena & Sid...andiamo a scoprire chi sono;

Sura: Benvenuti a Marlena & Sid su All You Need Is Punk. Siete una band atipica per le nostre righe in quanto non siete prettamente Punk. E quindi, chi siete?
Marlena & Sid: Si, siamo un po di distanti dall’ambiente prettamente Punk, però in realtà nelle nostre canzoni è presente la vena Punk e la sua ispirazione, basti pensare alle canzoni dei Ramones, quelle più in stile retrò e anni ‘50. Anche se poi le nostre influenze vanno oltre il Punk e si ispirano al mondo Rock Psichedelico, al Grunge e tutto ciò che nella nostra vita ci ha interessato musicalmente parlando.
E quindi... siamo Marlena & Sid, veniamo dalle campagne Fiorentine, il nostro progetto è attivo da un anno e nei nostri pezzi si possono sentire un po’ tutte le nostre influenze musicali a partire dalla musica anni ‘50 ‘60 ‘70 , il Rock Psichedelico, il Grunge, il Punk e il Rock in generale. Ma senza schierarsi in un unico genere proprio per darci la possibilità di spaziare in libertà tra i vari generi.

Sura: In questo anno cosa avete fatto e cosa avete in cantiere?
Marlena & Sid: La nostra collaborazione è nata con una cover di Be My Baby delle Ronettes. L’idea è venuta ad un concerto di Marlena dove lei cantava questo pezzo che anche io aveva preparato in chiave quasi Punk e le ho proposto di provare a farla insieme. Non avevamo mai collaborato insieme nonostante ci si conoscesse da una vita e constatando un grande feeling artistico il progetto è nato in modo molto naturale. Abbiamo fatto altre cover e contemporaneamente scritto canzoni nostre quindi direi che il progetto Marlena & Sid viaggia su binari paralleli cioè la reinterpretazione di canzoni a cui siamo legati e la scrittura di inediti. In cantiere quindi c’è un disco di inediti che faremo uscire appena sarà pronto… ma non manca molto.

Sura: Su YouTube e sui social si può vedere che le canzoni hanno tutte un video di accompagnamento. Che tipo di idea e che tipo di lavoro c’è dietro?
Marlena & Sid: E’ nato tutto per gioco con la prima canzone, non pensavamo che sarebbe nato un progetto e quindi per lasciare un segno indelebile alla collaborazione abbiamo pensato di affiancarci un video. Durante la realizzazione ci siamo resi conto che creare video è un’altra espressione artistica interessante da sperimentare. Così abbiamo fatto e faremo per ogni canzone che pubblicheremo.
La nostra filosofia è quella del Do It Yourself e grazie a questa idea ci ritroviamo a esplorare l’arte in tutte le sue forme: dalla scrittura della canzone, alla registrazione e alla produzione artistica, al mixaggio, ma anche all’ideazione del video che comporta la creazione di uno storyboard, lo studio della scenografia, dell’abbigliamento e della realizzazione del materiale usando anche tecniche di pittura e cartapesta, curando anche montaggio video, oltre alla recitazione, per arrivare al risultato finale.

Sura: E riguardo al songwriting?
Marlena & Sid: Rimane sempre la linea della non omologazione e quindi molta libertà di scrittura. Le nostre canzoni parlano di amore, ecologia, riflessioni personali e anche racconti romanzati su vicende storiche. Al momento rimaniamo vicini al nostro sentire e le canzoni politicizzate le lasciamo ai gruppi Punk. Poi non si può mai sapere…
L’essere attaccati all’esigenza di essere liberi nasce dal non voler rendere conto a nessuno del nostro operato. Il nostro progetto in primis dà sfogo al nostro bisogno di espressione artistica. Lo step finale è la condivisione con gli altri di tutto questo processo creativo che è anche il richiamo primordiale dell’arte stessa.

Sura: Ho visto che vi esibite in duo acustico ma le canzoni uscite sono arrangiate in elettrico. Prevedete anche di fare live con una band completa?
Marlena & Sid: Visto i tempi complicati per i live club è molto più semplice andare in duo acustico anche se l’idea di portare le nostre canzoni arrangiate in maniera completa dal vivo è sempre presa in considerazione e lavoreremo in futuro in quella direzione. Per adesso ci accontentiamo di suonare le canzoni in versione intima che è anche la versione con cui i brani sono nati. 

Sura: Nell’Immediato a cosa state lavorando? Ci fate un’anticipazione sulla prossima pubblicazione?
Marlena & Sid: Si, stiamo proprio lavorando alla creazione dei costumi per il prossimo video che accompagnerà un nostro inedito dal titolo Panic. Dopo un brainstorming per capire in che direzione poteva andare la clip della canzone, abbiamo deciso di ispirarci al mito di un Dio greco per il quale è necessario un po’ di lavoro per la creazione del personaggio . E se riusciamo a rispettare i tempi che ci siamo prefissati uscirà prima di Natale.

Sura: Domanda di rito finale…. Cosa pensate di All You Need Is Punk?
Marlena & Sid: All You Need Is Punk è una realtà importante perché dà voce a un sottobosco musicale che altrimenti non avrebbe modo di parlare e farsi conoscere. Grazie mille per averci dato spazio e speriamo di poter vedere la vostra webzine crescere sempre di più e magari organizzare anche un festival. Un saluto da Marlena & Sid.





















sabato 12 settembre 2020

Intervista a Gian Maria Accusani ( SICK TAMBURO / PROZAC+) ( 12/09/2020)

Intervista a Gian Maria Accusani Leader dei SICK TAMBURO

Sid: Ciao Gianmaria benvenuto su All You Need Is Punk e grazie di essere con noi e di dedicarci qualche minuto. Il topic di oggi è la compilation tributo ai Sick Tamburo per onorare la memoria di Elisabetta.
Cosa ne pensi di questa iniziativa di All You Need Is Punk? Ti aspettavi che tante band anche lontane dal genere aderissero all'iniziativa che ricordiamo è completamente no profit ed è stata fatta unicamente per dare un abbraccio musicale ad Elisabetta?
GM Accusani: Ovviamente non posso che essere contento. Un intero disco di brani miei, come tributo ai Sick Tamburo, il gruppo che l'Elisabetta ha voluto fortemente mettere in piedi, in 
onore e soprattutto in ricordo suo, mi rende veramente felice.

Sid: Immagino tu l'abbia sentita... Che effetto ti ha fatto sentire le canzoni dei Sick Tamburo rifatte da tutte queste band nei modi più disparati possibile? 
GM Accusani: Mi ha commosso ed emozionato.

Sid: C'è qualche canzone che ti ha colpito in particolare nella reinterpretazione? Se si per quale motivo
GM Accusani: Ce ne sono alcune che mi hanno colpito maggiormente ma credo che sarebbe ingiusto, visto lo scopo, citarle a discapito di altre. Credo che tutti gli artisti che hanno fatto questa 
cosa si meritino un plauso enorme. E comunque mi sono piaciute tutte.

Sid: Cosa pensi della scena Punk Italiana che in parte è rappresentata in questa Compilation? 
GM Accusani: Ormai, devo essere sincero, seguo molto poco le scene musicali. Vivo fuori dal mondo. Però sono contento di aver visto tutto questo fermento.

Sid: Ti è piaciuta la copertina disegnata da Sara Trucis
GM Accusani: Molto.

Sid: Ci racconti un aneddoto su Elisabetta e il suo rapporto con la musica e il Punk? 
GM Accusani: Visto che è una compilation fatta solo con brani dei Sick Tamburo, ti racconto come siamo nati.
Dopo un periodo di inattività, l'Elisabetta è venuta da me e mi ha chiesto se avevo voglia di mettere in piedi un nuovo progetto e se avevo voglia di scrivere un po' di canzoni anche per lei, 
perché voleva provare a cantare. Io, inizialmente le ho detto di no, perché non aveva senso che si mettesse a cantare, visto che non l'aveva mai fatto. E le ho anche detto di continuare a suonare il basso, visto che era brava a farlo. Così, per più di un mese, ha insistito con questa cosa, tutti i santi giorni, finché non ho provato ad accontentarla. E ovviamente sono contento di averlo fatto.
Posso dire che il gruppo che poi abbiamo fondato assieme, i Sick Tamburo appunto, sia nato per la sua grande volontà di farlo.

Sid: Pensi che le sarebbe piaciuta questa compilation? 
GM Accusani: L'Elisabetta era una persona molto umile e riservata. Molto lontana da ogni logica di riconoscimento personale. Ma sono sicuro che, da dovunque lei si trovi ora, si stia godendo 
questa cosa con gioia.

Sid: Siamo in chiusura. Ti faccio le ultime  domande: che progetti hai in cantiere attualmente con i Sick Tamburo e in generale? 
GM Accusani: Appena si potrà riprendere a suonare tutti assieme, faremo uscire BACK TO THE ROOTS, che è un disco con all'interno una decina di brani nostri, rivisitati in chiave Punk 
melodico. 
Avrebbe dovuto uscire a marzo di quest'anno ma, a causa del Covid , abbiamo dovuto posticipare tutto.

Sid: E l'ultima domanda di rito: cosa pensi di All You Need Is Punk?
GM Accusani: LOVE

-Sid Parrot- 





Gian Maria Accusani - La Mia Mano Sola (Live)



lunedì 3 agosto 2020

INTERVISTA A IL CAPPELLAIO MATTO 2012 ( 03/08/2020 )

Cosa c’è di meglio da fare in una torrida giornata di inizi Agosto, se non intervistare una delle più’ controverse figure della scena underground italiana? Oggi conosciamo niente di meno che il CAPPELLAIO MATTO 2012, al secolo Francesco Ricci.

Ale : Ciao Francesco grazie per esser qui e benvenuto in All You Need is Punk”.
Allora Cappellaio, parlaci di te: Come nasce il tuo personaggio? Qual’è stato, diciamo, il tuo percorso artistico?
Il Cappellaio Matto : Dunque nel 2012 mi sono accorto che avevo messo da parte ben 12 pezzi inediti,
Da qui l’idea di registrarli e di iniziare a fare qualche live. Inizialmente lo show non prevedeva un vero make-up ed e’ solo dal 2015 che utilizzo il Body Painting 
Per rappresentare i simboli chiave di quelli che poi sono il riassunto dei miei testi: cuori e picche. 
Il mio progetto si e’ sempre sostenuto solo grazie alle mie risorse! Purtroppo il non riuscire a trovare elementi per formare una vera band mi ha spinto ad una sorta
Di cantautorato come potete sentire ascoltando i miei pezzi.

Ale : Nel 2012 hai rilasciato una Demo di cover dal titolo “ CANZONI DAL MAGICO SOTTOBOSCO PUNK ITALIANO“ 
Ti va di raccontarci qualcosa di più? So ad esempio che hai tratto ispirazione da diversi artisti.
Canzoni dal sottobosco e’ una demo nata essenzialmente come prova lancio di quello che poi sarebbe stato l’album. 
Il Cappellaio Matto : Sono cover registrate in acustico e attingono dal panorama punk Italiano, il più’ delle volte, quello Underground di “ nicchia” se mi passi il termine.
E’ totalmente DIY e il risultato e’ quello che potete sentire sul mio canale YouTube.

Ale : Rimaniamo in argomento release perché’ e’ nel 2020 che finalmente fai uscire il primo album “28/08/2012 “.
So che lavoravi a quest’album dal 2015.. e’ tanto! ti va di raccontarci le difficolta’ ma anche le soddisfazioni per aver lavorato cosi’ a lungo ad un progetto?
Il Cappellaio Matto : Allora, sono entrato in studio all’incirca nel 2015 e ho concluso l’album non prima del 2017. I maggiori problemi a cui sono andato incontro sono stati il budget ed il non 
Avere una band. Fortunatamente Brendan Paolini, con la sua esperienza in Punk e Death Metal, ha saputo registrare gli strumenti a dovere. Una menzione in particolare
Va anche a Alex Gregorini della wild street records per le linee di batteria. L’ unica traccia registrata con una batteria vera suonata da Giacomo Goffi e’ “ MaryAnn”, pezzo nato in collaborazione 
Con la mia amica e poetessa Ambra Dominici. Ho realizzato una versione bonus del pezzo “il treno sbagliato” con la collaborazione di Lollo delle FIBRE OTTICHE PUNK ROCK , di Fossombronese.. 
Il resto dei cori sono stati realizzati grazie alla collaborazione di Dalila Serena, Marcello Milinanni, Marco Macauda e Debora Scattaglia, Il resto della produzione è mia.

Ale : Domanda filosofica… da una parte c’è il Cappellaio e da una parte Francesco.. in quanto le due figure si differenziano secondo te?
Il Cappellaio Matto : I sentimenti del Cappellaio sono gli stessi di Francesco e sono esattamente quelli che devono arrivare al pubblico, anche se mi difendo col make-up.
Il trucco serve a distrarre la gente mentre provo a far arrivare il mio messaggio.. che e’ quello che conta di più’.

Ale : Parliamo di testi. So che sei uno scrittore prolifico! A cosa ti ispiri? C’è un rituale particolare oppure le parole vengon da sole?
Il Cappellaio Matto : Dunque i testi che ho scritto spesso sono venuti fuori a notte fonda.. registravo i Riff con il registratore a cassette,  poi li rielaboravo il mattino seguente o comunque quando avevo tempo.. e di solito facevo venire fuori o il Riff Intro o il Riff del Ritornello. Essenzialmente, come ti dicevo, i testi affrontano tutto l’emisfero sentimentale… partiamo dalle piccole delusioni e arriviamo 
Ai grandi amori, cosi’… freneticamente… cuori e picche, sistematicamente.

Ale : Domanda che purtroppo ci sentiremo rivolgere ancora a lungo. Come ha vissuto il Covid-19 ed il lockdown Il Cappellaio Matto
c'è qualche esperienza o sensazione che ti porti dentro e che ti va di condividere con noi?
Il Cappellaio Matto : Tutto sommato sono stato bene. Certo la preoccupazione era pressante.. mia madre e’ anziana quindi ho limitato davvero all’osso qualsiasi spostamento.
c’è da dire che sono stato molto produttivo. Ho scritto parecchio e ho buttato giu’ diversi riff che spero di approfondire a breve. Ah ho finalmente deciso di iscrivermi su Soundreef e ho fatto uscire in Distrokid ,su tutte le piattaforme digitali, la mia musica… addirittura il singolo “primo di novembre” e’ stato trasmesso da diverse web radio e per di più’ voi mi avete recensito su All You Need Is Punk. Da un punto di vista creativo il Lockdown e’ stato uno stimolo per portare avanti un progetto a cui lavoro da anni… rimane pero’ l’amarezza per non poter trovare elementi che credano al mio progetto con cui formare una band.

Ale : Richiesta personale: sono rimasto molto colpito dal testo di “ PRIMO DI NOVEMBRE” e sopratutto dal video che hai realizzato..
mi ha ricordato una pagina della mia adolescenza ed e’ per questo che mi incuriosisce molto la genesi del brano, chi ti ha ispirato, il contesto etc.
Il Cappellaio Matto : Beh che dire primo di novembre nasce dal due di picche preso in un momento molto inaspettato.. proprio quando sembrava che tutto andasse per il meglio.
Il testo racconta proprio questo.. incontri una ragazza che magari davanti alle amiche se la tira un po’.. poi magari ci esci un paio di volte ma non scatta il primo bacio e la storia finisce prima 
Di iniziare. Si chiama primo di novembre perché’ e’ il giorno in cui non ho più’ rivisto quella ragazza.

Ale : Domanda Glamour. Il make-up e’ una caratteristica fondamentale del tuo personaggio. Quanto tempo occorre per vestire i panni del Cappellaio?
Il Cappellaio Matto : Per vestirmi completamente da Cappellaio Matto mi ci vuole mezz'ora.. soprattutto se voglio il make-up definitivo( ovvero quello che vedete nelle foto ufficiali) ma le prime serate le ho fatte anche senza oppure con qualche trucco particolare.

Ale : Cosa c’è nel futuro del Cappellaio Matto? Dove ti vedi da qui ad un anno?… insomma facci indagare un po’!
Il Cappellaio Matto : Nel futuro del Cappellaio Matto vedo l'uscita di altri lyric video o magari anche video completi (Budget permettendo) vedo nuovi live (magari) e collaborazioni più distanti dalla mia solita cerchia.
Da qui ad un anno spero di essere riuscito a mettere in piedi una band magari aver fatto già qualche data in elettrico e aver dato visibilità ad un progetto fatto con cuore, anima e passione.

Ale : Domandone di rito ( altrimenti Burz mi killaH ) COSA NE PENSI DI ALL YOU NEED IS PUNK?
Il Cappellaio Matto : All You Need Is Punk a mio parere è una bellissima iniziativa che aiuta a fare unione e a conoscere nuove band, nuovi progetti e magari nuovi festival in una scena musicale molto variegata..
tra l'altro vi ringrazio infinitamente per aver fatto la mia prima recensione al disco . Ciao a tutti!

Ale : Grazie mille a Francesco, alias Cappellaio Matto 2012 per questa chiacchierata. E’ stato figo! 

-Ale Web - 




lunedì 20 luglio 2020

INTERVISTA AI DISCHORDIA ( 20/07/2020)

Proseguiamo il nostro cammino nel mondo delle interviste con una band Proveniente da Firenze , Signori abbiamo l'onore di avere con noi i DISCHORDIA!!

Burz : Salve Ragazzi e benvenuti in All You Need Is Punk!! allora...DISCHORDIA!! 
Chi sono i DISCHORDIA?? come nascono, come vivono, vita, miracoli e chi più ne ha più ne metta!! 
Puma : Stanco di cercare elementi per fondare una Punk Rock band in Mugello ho deciso di spostarmi su Firenze dove tra un annuncio ed un altro, una prova ed un'altra, ho trovato gli attuali componenti.
personalmente divido equamente il mio tempo tra famiglia, lavoro e band e non sempre e' semplice incastrare tutto ma per ora posso ritenermi soddisfatto.
Web : Io sono uno di quelli che ha risposto all'annuncio, infatti ho avuto l'onore di esser presente alla primissima prova di quelli che sarebbero poi stati i DISCHORDIA...purtroppo per diverse ragioni non ho portato avanti il progetto.
Sono entrato ufficialmente nella band dopo diversi mesi. 
Anche io vivo alle prese tra famiglia, lavoro di merda e band e in più cerco di collaborare con voi e altre zine.. mi piace tenermi occupato.
Uan : Si, come hanno già detto, siamo una band che suona un Punk Rock influenzato dall' Hardcore melodico e dallo Skate Punk. 
Siamo nati nel 2018 con il principale scopo di divertirci e di formare prima di tutto un gruppo di amici con cui condividere le passioni che per troppo tempo avevo accantonato.
Chirurgo : Si astiene.

Burz : "LET THE QUEEN DIE" è il vostro EP rilasciato a fine 2019!! Un titolo audace sapendo che la Regina è Immortale!! i brani che mi trovo di fronte sono una forza , un Punk Rock che mischia HC Melodico e Skate Punk, in alcuni casi un richiamo a Cattive Abitudini , cantato in Italiano per 4/5 ...da quali band traete ispirazione e come nascono i vostri testi?? 
DISCHORDIA: La Regina rappresenta quel passato che non accetta il proprio declino e che anzi troppo spesso continua ad influenzare il nostro presente. Lasciala morire voleva essere una sorta di " e basta, lasciala andare, staccale la spina, vai oltre... ci ispiriamo ai mostri sacri della nostra adolescenza, fondamentalmente a NOFX, MILLENCOLIN, LAG WAGON e GOOD RIDDANCE.

Burz : A Marzo di quest'anno su BandCamp è apparso "NUOVO MONDO" un brano registrato durante la quarantena ...segno che dobbiamo attenderci una nuova release?? Cosa c'è in cantiere?? Fatemi curiosare un po'
DISCHORDIA: NUOVO MONDO e' figlio della quarantena ed e' un racconto molto introspettivo del periodo che tutti abbiamo vissuto da marzo in poi e sì, lo consideriamo il primo singolo di quello che sarà il nuovo album previsto per il 2021.

Burz : Questo periodo di Covid-19 ha fermato il mondo e chi ne ha fatto le spese in modo particolarmente duro è stata la Musica...qual'è stato il danno subito dai DISHORDIA?? Sia in fase di lavori sia in fase di live saltati?? 
DISCHORDIA: Fondamentalmente il danno più grosso è stato non poter provare in sala per parecchio tempo visto che comunque UAN non è sempre presente e al momento della riapertura è dovuto ripartire per 3 mesi.
Noi comunque non vivendo di musica non possiamo lamentarci in nessun modo, certo abbiamo saltato una data alla quale tenevamo particolarmente perchè ci avrebbe permesso di condividere il palco con una band che rispettiamo molto, ma non e' nulla se confrontato al dramma economico che sta attraversando il nostro paese quindi, da un certo punto di vista, possiamo ritenerci fortunati e, anzi, rivolgiamo un pensiero di vicinanza a tutti quelli che si trovano in un momento di crisi perchè hanno perso il lavoro.

Burz : Come hanno impiegato il tempo durante questi mesi di Lockdown voi DISCHORDIA?? 
Puma : Sono stato molto con la famiglia e i bimbi e' ho capito che il vero lockdown e' la vita frenetica che conduciamo tutti i giorni.
Uan : Io personalmente sono abbastanza abituato a stare rinchiuso visto che 6 mesi l'anno vivo nel deserto, quindi per me non è cambiato molto, ho avuto modo di lavorare ad alcuni pezzi tra i quali nuovo mondo e stare con la mia ragazza.
Web : Le prime settimane sono sprofondato in me stesso e ho fatto davvero fatica ad orientarmi in quello che sembrava davvero un nuovo mondo. Per il resto mi sono dato al giardinaggio e al cucito.

Burz : Parliamo di Live...C'è un evento che portate nel cuore in questi anni ?? Senza togliere nulla agli altri e con la consapevolezza che ogni Live ha storia a se...se proprio dovete sceglierne uno..quale sarebbe?? 
Puma : Sicuramente il primo live alla casa del popolo di Settignano(FI) avevo finalmente realizzato quello che mi era sembrato un sogno impossibile.
Uan : Per me il live a Settignano per il 1 Maggio è stato uno dei più divertenti, forse l'atmosfera, forse il livello alcolico alto, ma mi son divertito parecchio.
Web : Per me il miglior live e' quello che devi ancora fare.. tuttavia anche uno degli ultimi suonati ALCONTRO di Prato mi ha soddisfatto parecchio

Burz : Adesso cosa c'è in programma in un immediato Futuro?? avete qualche data??
DISCHORDIA: Sinceramente siamo davvero presi dai lavori per il primissimo Album e non vediamo l'ora di chiuderci in Sala.. tuttavia contiamo di fare qualche Live tra Agosto e Settembre perchè siamo fermi da troppo e iniziamo a marcire.

Burz : Adesso una domanda che rivolgo a tutti ...un semi Off-Topic...raccontate i vostri nomi d'arte che sono curioso!!! 
Puma :  C'è chi dice che sono polemico e poco diplomatico. 
Uan : C'è chi dice che voglio fare tutto io.
Chirurgo : C'è chi dice che le mie rullate siano chirurgiche.
Web : C'è chi dice che io sia Social.
DISCHORDIA: C'è chi dice sempre un sacco di cazzate.

Burz : Domandone di rito...cosa ne pensate di ALL YOU NEED IS PUNK??
Puma : Siete dei grandi perchè date spazio anche ai gruppi sconosciuti come noi invece che alle solite 3/4 Band.
Uan : Fantastici perchè' siete il mio primo collegamento con la scena Italiana quando sono nel deserto per lavoro.
Web : Mi fate Squirtare il cuore, sopratutto BURZ
Chirurgo : Non lo so, non ho Internet.

Burz : Ragazzi è stato un piacere ...ci sentiamo su questi canali con altre news!! un abbraccio !!
DISCHORDIA: GRAZIE MILLE BURZ

-Burz-

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domenica 12 luglio 2020

INTERVISTA AI PEOPLE HATE EACH OTHER ( 12/07/2020 )

Oggi con noi abbiamo una band proveniente da Firenze , con un Punk Rock carico di energia che ci accompagnerà ho il piacere di avere con noi i PEOPLE HATE EACH OTHER di cui Sid Parrot è anche nuovo membro di All You Need Is Punk;

Burz : Ciao Ragazzi e benvenuti su All You Need Is Punk!! Iniziamo immediatamente con il conoscere la band!! come nascono i PEOPLE HATE EACH OTHER ?? e come mai questo nome cosi affascinante??
Sid : I People Hate Each Other nascono alla fine del 2017. Dopo aver fatto parte di un sacco di band Punk, Grunge, Metal, Hard Rock, Rock n Roll nella nostra vita io e Pox  che abbiamo suonato praticamente sempre insieme condividendo band (Daily Blowjob su tutte), case e affitti, dopo vari anni di silenzio nel 2016 abbiamo messo su un duo acustico che in seguito è diventato una sorta di ensemble acustico Rock’n’Roll Country Swing Stomp Jazz dal nome Kids With Guns.
Pox : Abbiamo suonato insieme per quasi 20 anni in vari progetti di altrettanti vari generi ma a un certo punto la voglia di ricominciare a fare punk si è fatta sentire
Sid : Nel frattempo parallelamente, oltre a suonare in band alternative (1016 West Franklin) o produrre canzoni per amici cantautori(Vanina Vincent), continuavo a scrivere canzoni punk, col mio amico Peo già compagno di avventure nei Woody Woodpunks, Mascarpones e nei Rimast-one, tutte band dal sapore più Rock’n’Roll. A quel punto una sera mi scatta l’idea di fare un pezzo più veloce e più intenso con un testo che parlasse di temi più sociali un po' nello stile Bad Religion scrissi "The Future" che di fatto è la prima canzone dei People. Negli stessi giorni ad una cena alcolica faccio sentire il pezzo a Pox e ci scatta la scintilla di mettere su una band punk come ai vecchi tempi.
Pox : Dopo alcuni mesi di Songwriting siamo passati alla ricerca degli altri membri della band. Non è stato facile trovare i musicisti giusti e disponibili, abbiamo spulciato annunci e centri sociali di ogni tipo; poi ad un certo punto ci siamo accorti di averli sempre avuti a portata di "chitarra". Matt era il bassista/cantante degli Story of Jade(gruppo Metal di cui ho fatto parte fino al 2008) il quale ha risposto prontamente all'appello dei People cominciando a registrare le sue tracce di basso nelle pre-rec che Sid e io facciamo di continuo. Dopo pochi giorni ci siamo chiesti:" con quale batterista ci sarebbe sempre piaciuto suonare ma non lo abbiamo mai fatto?"
È venuto fuori il nome "Giova", batterista di Firenze che militava nella Rock 'n' Roll band Iris e che suona attualmente nei Machete hc e nella rockstedy band De Matogas
Pensavamo fosse cosa impossibile, poiché impegnato in molti progetti, invece è bastata una telefonata ed un entusiasmante "Ok!" e la settimana successiva eravamo tutti e quattro a fare le prove.
Sid : Già dopo le prime prove ci siamo resi conto che tutti e quattro eravamo molto in sintonia. eravamo già tutti brothers!

Burz : "PUNK IS DEAD --HOORAY FOR THE PUNK" è il vostro debut album  uscito a fine Gennaio, 10 brani di vero Punk Rock con venature HC , cantato in Inglese di cui si parte direttamente con PUNK IS DEAD !! non un semplice brano ma una denuncia che va a dare il nome anche all'Album...parlatemi un pò di questo album...di cosa trattano le vostre canzoni e come nascono??
Pox : Il concept della band è sostanzialmente Bukowskiano: guardare il mondo con una prospettiva de-disneyzzata, un mondo crudo dove ci disprezziamo a vicenda, ricco contro povero, povero contro povero, bianco contro nero. Denunciare e smuovere le coscienze con melodie potenti e penetranti
Matt : Le canzoni parlano di temi vari. La società, l’interazione tra le persone, la musica, e cerchiamo di dare risposta ad una domanda. Perché la gente si odia? 
Sid : Questo album non è un disco ma un parto…  per assemblarlo abbiamo scritto circa 30 canzoni e ne abbiamo scartate moltissime fino ad arrivare alla track list di 10 canzoni. Le canzoni parlano di ingiustizie sociali, di giochi di potere, di disperati che vivono a stento il tutto raccontato attraverso la voce dei protagonisti della canzone. Per esempio io mi ispiro alla poetica di Bukowski, la bellezza della miseria, la vita ai margini, droghe e alcool, ignoranza, ingiustizia, rabbia, è questo che scrivo. Esperienze di vita romanzata. Le canzoni sono scritte da me o da Pox o da entrambi. Ti parlo di quelle che scrivo io: o mi vengono di getto testo e musica oppure sto settimane a pensare,a deprimermi, a covare l'ispirazione finché non mi viene l’illuminazione che mi permettere di scrivere il pezzo di getto…  quindi io scrivo solo quando ho il flusso creativo che mi attraversa. L’illuminazione può scattare da qualsiasi cosa: da una frase in una chiacchierata, da una cosa vista in un film, da un libro, da un racconto, da una poesia, da qualche cosa che mi è successa, da una persona che ho conosciuto… sono tante le vie per concepire canzoni ed è una tecnica che ho affinato, diciamo così, da quando ho 13 anni perchéè a quell’età che ho cominciato a scrivere. Ad ogni modo una volta scritta una canzone viene passata al vaglio degli altri e in genere a meno che non ci sia niente da dire, con l’aiuto di Pox sistemiamo la struttura e il testo. Possiamo dire che oltre ad essere gli autori io e Pox siamo i produttori artistici della band. Dopo aver completato quindi il demo del disco siamo passati alla fase di studio delle canzoni e dopo abbiamo deciso di registrare da soli il disco e curarne mixaggio e mastering consapevoli che il risultato finale non sarebbe stato a livello di uno studio di registrazione professionale ma ci siamo guardati negli occhi e abbiamo pensato che fosse una buona idea che il disco non fosse perfetto…  io personalmente adoro quei dischi che non sono registrati benissimo che però risultano senza tempo, romantici direi…  come per esempio i Minor Threat, i Bad Brains, i Misfits, i primi Rancid o i primi Offspring. Solo alla fine abbiamo curato il logo e la copertina grazie all’aiuto di Sara Trucis disegnatrice e tatuatrice che oltre ad essere la compagna di Pox e la mia tatuatrice è anche la violinista e corista del progetto acustico di cui ti ho parlato all’inizio. Il disco è uscito per adesso su bandcamp e i CD fisici li abbiamo creati con l’idea di venderli ai concerti. Probabilmente tra non molto li faremo uscire anche sulle piattaformi digitali che distribuiscono musica sul web.

Burz : Stiamo cercando di uscire da questa fase assurda di Covid , periodo oscuro per tutti , che cosa han fatto i PEOPLE HATE EACH OTHER in questi mesi di quarantena ??
Matt : Personalmente sono stato con la mia famiglia e per quanto possibile ho continuato a lavorare. Per noi People è stato un periodo di stop forzato che però abbiamo utilizzato per raccogliere le idee e preparare nuovo materiale.
Pox : Fondamentalmente abbiamo messo su le basi per il secondo disco scrivendo diverse canzoni nuove.
Sid : Abbiamo partecipato alla raccolta fondi per gli ospedali in difficoltà raccogliendo l’invito degli amici Viboras, che abbiamo conosciuto personalmente proprio grazie a questa loro iniziativa, pubblicando quasi ogni giorno una canzone fatta in acustico da casa. Abbiamo partecipato ad una compilation della Out Of Control Records sempre per beneficenza e abbiamo scritto un bel po' di canzoni da inserire nel live e che probabilmente faranno parte del nostro secondo disco che però al momento è ancora in fase embrionale. Le canzoni ci sono ma ancora devono essere strutturate per bene e sicuramente nel tempo scriveremo altro quindi non abbiamo la certezze che quello che abbiamo fino ad ora poi si guadagnerà il posto nel disco…  vedremo. 
Inoltre durante la quarantena Pox e Truciss hanno ideato e realizzato tre videoclip animati che abbiamo pubblicato sul nostro canale Youtube e sulla nostra pagina Facebook per supportare l'uscita di Punk Is Dead...Hooray For The Punk!

Burz : Tanti live saltati sia per quanto riguarda lo stare sopra al palco sia il sotto al palco..di che entità è stato il danno?? in entrambi i casi
Matt : Purtroppo il disco è uscito poco prima del Lockdown, quindi non abbiamo potuto promuoverlo adeguatamente. Vista la mole di pezzi nuovi a cui stiamo lavorando probabilmente promuoveremo live 2 dischi in contemporanea, se andiamo di questo passo. Siamo prolifici e molto agguerriti.
Pox : Il danno è stato bello grosso perché avevamo appena fissato diverse date di debutto per presentare il nostro primo lavoro. Oltre al trauma iniziale della quarantena si è aggiunta la depressione per il triste bollettino epidemiologico quotidiano che non faceva sperare niente di buono per i tempi a venire. È stata dura, per noi come per gli altri. Speriamo di uscirne una volta per tutte. 
Sid : Per il resto non abbiamo potuto vedere la stagione concerti 2020 che era ricca di serate imperdibili come il Bay Fest, il Punk Rock Raduno e i Social Distortion e per noi che siamo di Firenze ci siamo persi il Firenze Rocks.

Burz : Adesso è il momento di cercare di ripartire...cosa bolle in pentola in casa PEOPLE HATE EACH OTHER??
Sid : Un featuring nel ep dei Viboras dal titolo Viboras and Friends un EP dove sono raccolte 7 canzoni scritte dai Viboras e suonate e cantate da più di 40 musicisti, una compilation tributo ad Elisabetta dei Sick Tamburo una lodevole iniziativa ideata della Crew di AYNIP; e dovremmo uscire anche su una compilation Sudamericana che però ha subito uno stop ai lavori per via dell'emergenza Covid che là sta ancora creando non pochi problemi.
Infine spero tanti concerti da fare perché alla fine è il nostro vero obiettivo…  portare in giro la nostra musica, divertirci e far divertire e a tal proposito stiamo già ricontattando un po' i locali e anche varie band per fare un po' di scambi di live in tutta italia.
Inoltre stiamo lavorando, come già dicevano gli altri, a diversi nuovi brani che saranno la base del nostro secondo disco. Ma siamo aperti a nuove collaborazioni di ogni tipo... non ci vogliamo fermare mai.

Burz : Tornando alla questione Live...c'è un evento su tutti che in particolar modo vi porterete sempre nel cuore?? se la scelta dovesse essere una sola e senza togliere nulla agli altri eventi ??
Pox : Rimarranno nel mio cuore i Vans Warped Tours di fine anni novanta come gli Indipendent Days di quell'epoca. Di sicuro l'ultimo concerto di Joe Strummer (ahimè poco prima della sua dipartita) in Italia nel 1999 è stato il massimo. 
Sid : Ma sembrerà assurdo ma abbiamo fatto un solo concerto e dopo tra registrazioni e quarantena ci siamo fermati.
Ma in vita mia ricorderò sempre il concerto dei Mascarpones a La Spezia nel 1999 insieme ai Latte+ i quali ci definirono dei lavandini per la quantità di alcool che bevevamo prima di salire sul palco... Rimarrà per sempre nella mia memoria anche il concerto dei Daily Blowjob a Rothenburg in Germania di fronte a una folla di diecimila persone su un palco secondario dopo che nel palco principale avevano appena finito di suonare i Millencolin. Ricorderò per sempre la gente che accorreva dopo aver sentito i primi accordi, l'energia sprigionata dalle persone sotto il palco e l'ovazione quando mi avvicinai al microfono per cantare. Siamo nati per vivere di quelle sensazioni e spero che succederà ancora.
Ma se parli di live che ho visto mi porterò sempre nel cuore direi quello dei Lag Wagon al Beach Bum Festival a Jesolo nel 99, il concerto di Joe Strummer and the Mescaleros nel 1999 sotto la pioggia a Bologna, i Rancid al Tenax a Firenze nel 1997 e i Senzabenza al CPA di Firenze nel 1997. 

Burz : Parliamo di "Scena" , beh come si sa la nostra soffre molto essendo eclissata da altri generi piu' gettonati e da cover band...quale sarebbe la cura ideale??
Matt : La cura ideale sarebbe inculcare nelle persona la cultura della musica dal vivo, al di là del genere. Purtroppo in Italia questa è venuta a mancare nel corso degli anni. Non importa il locale gigante per fare dei buoni live. Se anche i piccoli pub si attrezzassero per ospitare gruppi dal vivo forse si creerebbero le condizioni per far ripartire la musica dal vivo.
Sid : Forse è impopolare ma se il problema della scena è il pubblico esiguo e attempato forse potremmo pensare a dei live dove la scena Punk si associa ad altre sottoculture come Reggae e Hip Hop come già avveniva in UK negli anni 70 o in USA negli anni 80/90. Inoltre a metà anni 90 nel tour reunion dei Sex Pistols, oltre a un sacco di gruppi Punk, si esibivano gruppi Metal e anche i Massive Attack. Ho visto un sacco di Indipendent Days pieni di gruppi Punk terminare con i Dog Eat Dog
Basta portare rispetto per il lavoro altrui, al di là del genere, perché anche se non è il nostro solo per il fatto che fa musica originale sta facendo una figata…che poi le difficoltà dei musicisti sono le stesse anche se si suona generi diversi. 
Pox : La cura ideale sarebbe quella di non chiudere il genere in nicchie limitate e riaprire ai giovani e soprattutto essere presenti sul territorio con delle iniziative concrete: a tal proposito stiamo mettendo su un' associazione per favorire l'ampliamento e la fruizione dello Skate Park di Borgo San Lorenzo (periferia di Firenze) organizzando eventi dove lo Skate, il Punk, il Rap e la Street art facciano da padroni coinvolgendo artisti giovani e meno giovani, riavvicinando la gente dei quartieri alla musica, alla socialità dei luoghi pubblici e al bene che si può trarre da questo tipo di aggregazione. 

Burz : Domandone da 0,00 Milioni di Euri!! Cosa ne pensate di All You Need Is Punk??
Sid : Io facendone parte posso solo dire che ho trovato dei brothers.. Anche se son tutti matti! Ma da esterno posso solo dire che è importante che ci siano persone che fanno di tutto per mantenere il genere vivo dando visibilità a tantissime band.
Siete ragazzi come noi che lo fanno per amore del Punk senza nessun ritorno economico e non vi siete dati mai per vinti in tutti questi anni di attività. Bisognerebbe farvi una statua! 
Matt : Direi che è meraviglioso, la migliore Webzine in assoluto. Tutti dovrebbero passare da qui. ( vi allego l’Iban x i mln di euri)
Pox : I People Hate Each Other vi amano! Se vi sembra poco....

Burz : Ragazzi grazie mille per essere stati con noi!! un abbraccio e ci sentiamo su questi canali !!!
People Hate Each Other : Grazie a voi di ALL YOU NEED IS PUNK per il tempo che ci avete dedicato... e Burz adesso ti saltiamo addosso e ti baciamo dappertutto!!!

-Burz-

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martedì 7 luglio 2020

Intervista ai THE RUBBER ROOM (07/07/2020)

Nati dalle ceneri di altre band, con un Punk Rock di qualità e grinta , con una line-up da invidiare e con il carismatico Formy alla voce che ci aprira' le porte ...andiamo a presentarvi e a conoscere i Milanesi THE RUBBER ROOM!!

Burz : Ragazzi benvenuti su All You Need Is Punk , allora iniziamo con il far conoscere i THE RUBBER ROOM !! chi sono come nascono ??
Formy : Ciao ragazzi! Innanzitutto grazie per averci invitato.
I Rubber Room nascono nel 2018 a Milano per idea di Enrico Moretti (Kikki) che grazie al web raduna 4 scappati di casa (lui compreso) con l’intento di trasformare in canzoni quelli che in precedenza erano  giri di chitarra con cui si dilettava sul divano. 
Operazione che gli riesce a pieni voti portando la band in studio a registrare il primo Ep omonimo dopo pochi mesi. 
Ma come tutte le belle favole che si rispettino, poco dopo l’uscita del primo lavoro, perdiamo lungo la strada il bassista (Fede) e batterista (Massi).
In pochi giorni, super fan entusiasta del progetto, arruoliamo Gabba al basso e partiamo con una serie di 8 live con l’aiuto di un caro amico (Nik) ai fusti. 
Dopo qualche mese adottiamo il giovane rampollo di casa Rubber e attuale distruttore di pelli (il Barza), che con la sua tenera età , al tempo ventiduenne, si accolla i colpi pesanti di bacchette da vero professionista, arrivando così alla attuale Line-up. Proprio qualche giorno prima dell’inizio della chiusura forzata nazionale, entra a raddoppiare le chitarre, l’amico Sal (from Viboras).

Burz : Un Ep in attivo di 6 brani e il Video Ufficiale di "JUST OLD ROCKERS" , il Lockdown che ha paralizzato la scena musicale mondiale e l'Italia che ne soffre tanto le conseguenze...se tutto ciò non era successo...cosa c'era in programma in casa THE RUBBER ROOM?? sia in chiave eventi che in chiave produzione 
Formy : Abbiamo firmato la collaborazione con Black Dog Booking attivo su tutto il territorio nazionale, purtroppo non siamo riusciti a sfruttare questa possibilità causa mascherine-time.
Ahimè abbiamo anche perso una serie di live già fissati, in situazioni super cool.
Comunque non ci siamo persi d’animo, e abbiamo prodotto qualche video da casa e collaborato con tante persone per fare un po’ di benefit. 
Ma soprattutto quando la legge ci ha permesso di risalire in auto ci siamo subito ributtati in sala prove a stendere i nuovi brani che ci porteranno se tutto gira al meglio in studio il prossimo autunno per registrare un nuovo lavoro e primo album  della band.

Burz : Come nascono le vostre canzoni?? di cosa trattano i testi e da quali band traete ispirazione??
Formy : Inizialmente come detto prima partivamo dai riff di Kikki, ma con la nuova formazione i brani nascono tutti in sala prove. 
Portiamo agli strumenti la nostra giornata lavorativa, le liti con le fidanzate, i problemi con gli amici... le sbronze.
Quindi... siamo lì, uno racconta una storia...e un’altro dice “Ehi! questa è una storia figa da raccontare! Dai stappiamo una birra e... cazzo facciamolo!”
Abbiamo sempre pensato al progetto come un contenitore di tante sonorità, ovviamente l’attitudine é sempre di matrice Punk Rock ma con brani molto diversi tra loro in modo da rappresentare i gusti di tutti e 5.
Le band di inspirazione sono davvero troppe, ascoltiamo veramente di tutto. Ci vorrebbe un’intervista solo per questo.

Burz : Adesso che si ritornerà alla normalità da dove riprenderete?? cosa bolle in pentola in un immediato futuro??
Formy : Live! Live! Live! Abbiamo una voglia esagerata di tornare a portare alla gente il nostro show, fatto si di canzoni, ma anche di gag, gavettoni , pogo e sudore.
E poi , come detto prima, finita l’estate ci buttiamo in studio.

Burz : Parliamo di Live...c'è un evento in particolare che porterete nel cuore anche se la band è giovane ??
Formy : L’Estate scorsa quando il mondo era ancora normale, ci hanno invitato alla festa Rock di Novedrate, festival che in passato ha visto passare sul proprio palco band del calibro di Pornoriviste , Impossibili e Shandon solo per citarne alcune. 
Abbiamo fatto talmente tanto casino su quel palco che ancora mi vengono i brividi, con ragazzi del pubblico che scavalcavano le transenne e salivano sul palco a saltare e  pogare con noi. Davvero il miglior concerto fin'ora.

Burz : Passiamo alla domanda di rito...cosa ne pensate di ALL YOU NEED IS PUNK??
Formy : Il vostro lavoro lo consideriamo un contributo di fondamentale importanza per sostenere la scena Punk-Rock indipendente. 
Vi ringraziamo tantissimo per quello che fate e speriamo di collaborare in futuro per portare in giro sempre di più quello che per noi tutti resta il genere più fico dell’universo.

Burz : Sono stato nella Rubber Room con i padroni di casa...è stato un piacere!! grazie ragazzi e a presto con le novità!! 
Formy : Grazie mille a te Carmine e a tutti voi di All YOU NEED IS PUNK .
Un saluto e un abbraccio a tutti i seguaci dei vostri canali social.
Ci becchiamo sotto o sul palco , come preferite!
Salute!
We are The Rubber Room

-Burz-

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martedì 16 giugno 2020

Intervista agli ASHPIPE (16/06/2020)

La Band che andiamo ad Intervistare oggi è una delle colonne dello Ska Punk della scena Italiana, attivi da 13 anni e provenienti dalla Provincia di Alessandria, ecco a voi gli ASHPIPE

Burz: Ragazzi Benvenuti su All You Need Is Punk! allora iniziamo subito ...chi sono gli ASHPIPE??
Ashpipe: Un gruppo di Sbandati che ha scelto da che parte stare. Siamo ragazzi di provincia, molti di noi si conoscono fin dai tempi della scuola e qualcosina prima. Formare una band e scrivere canzoni è stato un passo naturale per poter "evadere" dalla solita routine, metterci in gioco e vedere che cosa poteva accadere.

Burz: 13 anni di attività impreziositi da 3 Album , 1 EP e una raccolta recente...come nascono i vostri brani e quali tematiche trattate??
Ashpipe: I brani nascono da un'idea, da un'intuizione, da un sentimento condizionato dall'umore di un certo periodo, dalle notizie che ti arrivano e che vai a prendere. A volte alla stesura delle canzoni ci lavoriamo tutti assieme, altre no. Non abbiamo una regola, un piano di lavoro. Deve succedere. Alla fine esprimiamo i nostri sentimenti parlando di quello che ci pare e risparmiando i soldi dello psicologo.

Burz: "SBANDATI" raccoglie 16 brani degli album Waiting for Wave, Born Bad e Ancorati più tre bonus , una raccolta che ripecorre questi 13 anni con brani TOP come CUORE E POLMONI,LA CIURMA, NERO SUM , TOLLERANZA ZERO solo per citarne alcuni e con alcune Featuring con Enrico ( LOS FASTIDIOS ) , e Marino Saverini ( GANG ) , un viaggio in questi 13 anni che fa capire che gli ASHPIPE ci sono e sono pieni di grinta...cosa dobbiamo aspettarci in un immediato futuro??
Ashpipe: Nell'immediato futuro dovete aspettarvi la pubblicazioni di due video: "Rude Way" (l'inedito della raccolta) e "Nero Sum", canzone scritta e cantata in latino che cerca di fare chiarezza sull'incendio di Roma ad opera di Nerone.

Burz: La Musica non si è fermata nonostante la piaga COVID-19 , come sono stati questi mesi bui in casa ASHPIPE??
Ashpipe: Non è stato semplice. Viviamo a metà tra la provincia di Pavia ed Alessandria ed è stato un bel delirio. Lavorare, seguire i protocolli, stare lontano dai propri cari e dagli affetti. Assumere comportamenti diversi. Anche mentalmente non è stato facile. Per fortuna ci siamo sfogati cucinando. Le nostre chat sono state invase da foto di piatti e tutta la band è ingrassata :) Diciamo che abbiamo sperimentato ed è stato un modo per sentirci vicini.

Burz: Aver Condiviso il palco con il top della scena Nazionale ed Internazionale , che sensazione fà il vedere annullati tanti eventi per colpa di questa pandemia?? ma sopratutto avete saltato qualche evento ??
Ashpipe: Purtroppo stiamo parlando di un settore che è stato tra i primi ad essersi fermato e sarà tra gli ultimi a ripartire. Fa male soprattutto nel pensare a tante bands indipendenti e a tutta la filiera della musica live che si è trovata dall'oggi al domani senza un reddito garantito. La musica indipendente è stata dimenticata, ignorata, come fosse invisibile. Invece è un patrimonio importante di quella sottocultura che non deve morire.
Per quanto ci riguarda con l'uscita dell'album "SBANDATI" avevamo già pianificato la prima parte del tour con date in Italia, Austria e Germania. Ovviamente cancellate. Chiaro che fa male e dispiaccia ma non si poteva fare diversamente. 

Burz: Come detto in campo live avete avuto tantissime soddisfazioni ognuna unica e indimenticabile...ma c'è qualche evento in particolare che volete raccontarci??
Ashpipe: Sicuramente la "festa del porto" di Amburgo che si tiene dall'8 al 10 Maggio di ogni anno. Era il 2015 e suonavamo sul palco organizzato dagli amici del Jolly Roger. Sapevamo che era uno dei concerti più grossi che andavamo a fare ed infatti arrivammo in ostello per il "check in" in super anticipo. Peccato che perdemmo il senso del tempo e dello spazio bevendo birra al bar.
Fu la stessa barista del Jolly Roger che riconoscendo la lingua italiana ci chiese:"Ma voi siete gli Ashpipe? Che ci fate ancora qui? Dovete muovermi, non arriverete mai in tempo". In effetti ignoravamo che la città fosse paralizzata per la festa. Strade chiuse, traffico congestionato. E niente, appena saliti sul furgone ci perdemmo. Stavamo per mancare al più grande evento a cui gli ASHPIPE erano stati chiamati a partecipare.
Chiedemmo informazioni, stranamente trovammo persone che non sapevamo l'Inglese. Arrivammo poi in fondo ad una via, c'era da scegliere: o fare il ponte o girare a sinistra. Scegliemmo il ponte cantando tutti assieme "Oltre il ponte" per cercare di esorcizzare il momento. E come per magia, dopo il ponte, ci trovammo col furgone in mezzo alla festa. C'era tutta la gente che ci malediceva perchè la zona era chiusa al traffico.
Alla fine ci venne incontro il promoter e, assieme ad altri ragazzi, ci aiutarono ad aprire un varco tra la folla e a traghettare il furgone in zona palco proprio 10 minuti prima dell'inizio dello show. Vi lascio immaginare i commenti dei promoters tedeschi sulla puntualità Italiana :) Facemmo però un gran concerto e lì nessuno ci potè dire nulla. Anzi avremmo dovuto suonarci anche quest'anno !!!

Burz: Aspettando che la situazione si sblocchi definitivamente anche per i Live..da dove riprenderete?? cosa avete in programma ??
Ashpipe: Riprenderemo dalle date cancellate causa Covid e cercheremo di stare in tour il più possibile per portare "SBANDATI" in ogni dove. Poi penseremo ad un nuovo album di inediti.

Burz: Domanda di rito...cosa ne pensate di ALL YOU NEED IS PUNK??
Ashpipe: Pensiamo che senza una sottocultura non si avrebbe una società critica. Quindi lunga vita a "ALL YOU NEED IS PUNK" e continuate così ragazzi.

Burz: E' Stato un piacere essere stati in vostra compagnia..ci vediamo su questi canali...grazie e a prestissimo!! 

-Burz-

Link:
Instagram: ashpipepunk
Booking e Records: info@kobrecords.com
Mail: ashpipepunk@gmail.com


mercoledì 1 aprile 2020

INTERVISTA A MAT E BURZ di ALL YOU NEED IS PUNK 01/04/2020

Siamo con Matteo e Carmine, i fondatori e le menti che stanno dietro ad All You Need Is Punk. Dopo aver realizzato interviste con molte band, quest'oggi saranno loro nella parte degli intervistati. Andiamo a conoscerli meglio.

Lanner: Ciao ragazzi! Di che cosa si occupa All you need is punk? E quali obbiettivi vi ponete?
Mat: Ciao! Il progetto All You Need Is Punk principalmente cerca di dare visibilità a band indipendenti in modo da far conoscere il più possibile la loro musica. L'obbiettivo è proprio la diffusione della scena. Lavoriamo sui social cercando di offrire uno spazio a tutti e approfondiamo con interviste e recensioni fatte dal miglior staff in circolazione.
Burz:Come detto da Matt il nostro obbiettivo è dare visibilità a tutti, soprattutto ai gruppi emergenti, che vorremmo rendere una grande famiglia.


Lanner: Com'è iniziata questa avventura? Da dove nasce l'idea?
Mat: Girano miti e leggende sulla nascita di AYNIP. In realtà volevo fare pubblicità ad una band di un mio amico, e nel 2009 ho creato un gruppo Facebook chiamato “semplicemente punk” dove postavo musica punk per attirare gente e procurare nuovi fan. In realtà dopo poco mi sono arrivate decine di richieste da parte di gruppi che non conoscevo. Così ho scoperto una bellissima scena punk nascosta e lì è nato veramente All You Need Is Punk. Nel 2010 la vecchia pagina ha cambiato nome, poco dopo è arrivato Carmine ed è scoppiato l'amore.
Burz:Ho conosciuto ALL YOU NEED IS PUNK quando già si chiamava così. Passavo canzoni a Matt che dopo un po mi ha reso admin della pagina. Ho voluto ripagare subito la sua fiducia e oggi eccoci qua con milioni di idee che spero si realizzano in futuro.

Lanner:  Qual'è la problematica più diffusa che i gruppi si trovano ad affrontare?
Mat: Le problematiche sono molteplici: dal trovare un posto dove suonare al farsi ascoltare. Purtroppo moltissima gente ascolta solo quello che passano in radio o se ascolta musica underground ascolta comunque i nomi più conosciuti.
Burz:Ciò che riscontro sempre è soprattutto il problema di esibirsi. I locali per prima cosa chiedono se porti gente, alcuni non vogliono pagare nemmeno le spese e preferiscono la cover band di Vasco rispetto a chi si fa il culo.

Lanner: Perchè avete scelto di occuparvi principalmente dei gruppi emergenti?
Mat: Perché andando ai concerti vedevo band stupende esibirsi davanti a dieci persone e ho deciso di fare qualcosa. Ci sono band che hanno molto da dire e meritano di essere ascoltate.
Burz:Perché la band famosa non ha bisogno di molta pubblicità, mentre chi è emergente fatica tanto a trovare spazio e qui AYNIP entra in gioco.

Lanner: Molti non apprezzano le band italiane che cantano in inglese, ritenendo forse poco sincero e "reale" lo scrivere canzoni in una lingua straniera. Che ne pensate?
Mat: Ammetto di essere molto legato alla musica in italiano, punk e non solo, ma solitamente ascolto senza distinzione di lingua. Penso che l'inglese non sia un problema, anzi, credo che sia un valore aggiunto per poter esportare la propria musica all'estero.
Burz:Di questi tempi l’inglese bene o male è capito da molti. Resta comunque il fatto che alla fine il concetto non riesci ad esprimerlo al meglio o a renderlo accessibile a tutti. L’Italiano comunque resta il modo migliore per far recepire il messaggio!

Lanner: Tra le band emergenti del panorama Punk Italiano ce ne sono alcune che secondo voi hanno un qualcosa in più e che meriterebbero più visibilità?
Mat: Tutte quelle band che passano su All You Need Is Punk! Faccio due nomi ma è davvero difficile scegliere: Rasman e Proposte Oscene.
Burz:Tantissime devo dire, veramente tantissime… Se proprio devo fare dei nomi voglio chiedere al mio lettore che mi dice: Punk Freud, Spaventapassere, I Colpi, Baddighet, Mistura Fritta, Skassamenti, Normanbates. Ma ripeto, sono così tante che sarebbe difficile citarle tutte. Ah… Burzum!

Lanner: Qualcuno azzarda un paragone tra il Punk-Rock e la musica Trap, un genere che stà spopolando tra i ragazzini, evidenziando come entrambi nascano da un disagio giovanile o sociale. Prodotti e suonati senza troppe pretese tecniche, con testi molto diretti e provocatori. Cosa ne pensate?
Mat: Penso che la trap faccia cagare. Però quasi sicuramente il punk faceva cagare ai nostri genitori quindi qualcosa in comune forse ce l'hanno.
Burz:Non vorrei essere maleducato ma dire che la Trap mi fa letteralmente schifo è poco? È un mondo che non mi riguarda e mai mi riguarderà. Vedo la Trap come la vecchia Tecktonik.

Lanner:  Pensate sia esecrabile l'antinomismo pervicace e nugale di taluni stolidi di fronte all'atteggiamento di un Gerri Scotti grasso e sciancato che deambula ormai a fatica?
Mat: Gerri Scotti mi sta sui coglioni.
Burz:Mio dio ma state parlando di lui??

Lanner:  Quale pensate che sia il futuro del punk-rock italiano?
Mat: Io spero in una rivalsa della scena, il punk non è morto, il punk è vivissimo ma soffocato dai gusti di merda degli italiani. Il futuro del punk-rock è la collaborazione tra band, lottare insieme per emergere!
Burz:Assolutamente si! C’è tanta vita nel Punk rock italiano e spero in un futuro roseo.

Lanner: Prossimamente dovremmo aspettarci nuove idee o iniziative da parte di All you need is punk?

Mat: Stiamo lavorando ad una compilation tributo a Prozac+ e Sick Tamburo in uscita a Luglio, poi sicuramente una compilation della serie regolare arrivata alla sesta edizione. Inoltre stiamo cercando di sviluppare un'iniziativa per coinvolgere dal vivo un sacco di gruppi.
Burz: Assolutamente! C’è davvero tanto in cantiere che vogliamo concretizzare se possibile, soprattutto per il bene della scena.

-Lanner-